I latticini riducono il rischio di malattie cardiovascolari: la scoperta in uno studio
Secondo i ricercatori, evitare del tutto i latticini o assumerne in piccole quantità potrebbe non essere la scelta migliore per la salute del cuore
Le linee guida nutrizionali di molti Paesi suggeriscono una riduzione generale del consumo di latticini grassi a favore di quelli più magri. Questo perché i prodotti lattiero-ceseari vengono considerati fattori che causano un aumento dei livelli di trigliceridi e di colesterolo nel sangue aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. Tuttavia, nel latte e nei latticini troviamo non solo acidi grassi saturi (potenzialmente dannosi se assunti in grosse quantità), ma anche numerose componenti (come aminoacidi essenziali, vitamina K, calcio, probiotici, ecc.) che possono avere un impatto positivo sulla nostra salute. Collegare, quindi, il consumo di latte e derivati - considerando solo l’effetto di un singolo gruppo di componenti - a certe patologie è decisamente riduttivo.
Il latte può proteggere dalle malattie cardiovascolari
Numerosi studi hanno dimostrato come il consumo di latte o latticini interi o scremati abbia, in realtà, un effetto neutrale o, addirittura, protettivo verso le malattie cardiovascolari. Una ricerca, condotta dal 2003 al 2018, e pubblicata su Lancet, ha, ad esempio, mostrato come il consumo di più di due porzioni giornaliere di latte e latticini, in confronto a un consumo pari a zero, è associato ad un minor rischio di mortalità per ogni causa, e di patologie cardiovascolari ed ictus.
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