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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Sabato 29 e domenica 30 agosto: Montebore è (AL)

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"Montebore è" seconda edizione Sabato 29 e domenica 30 agosto 2015 Per il secondo anno una manifestazione dedicata al formaggio Montebore; due giornate vissute per raccontarne la storia, la tradizione, i luoghi e le persone che hanno reso unico il Formaggio Montebore. Continua qui (programma completo) (...) La storia del formaggio Montebore è una storia speciale, è simbolica dell’importanza della salvaguardia delle tradizioni contadine, viste come giacimenti di storia e di qualità legata alla tutela del territorio. È quindi qualcosa di più di un semplice formaggio tipico: è una storia , una bandiera del territorio fatta con tutti gli elementi delle bandiere che contraddistinguono la gravosità del territorio da cui caparbiamente hanno tratto l’origine. Ora tutelato da un consorzio di origine. La Rocca di Montebore - Foto di Pierluigi Casanova - Archivio Associazione Naturalistica "La Pietra Verde"

Sulle alture tra Fegino e Trasta 180 persone senz’acqua. Gli abitanti: “I cantieri hanno intercettato le sorgenti”

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Bernini: "Problema segnalato a luglio, pensavamo fosse stato risolto". Genova . Vivono praticamente senz’acqua da ormai diverse settimane circa 180 genovesi che abitano sulle alture tra Trasta e Fegino in Valpolcevera tra via della Costiera, via dei Rebucchi, salita Pianego e in parte via Rocca dei Corvi. Gli abitanti, riuniti nel consorzio dell’acquedotto della Costiera, un piccolo acquedotto privato che attinge a due sorgenti della zona, raccontano che da mesi l’acqua ha cominciato a scarseggiare: “I primi problemi – racconta Fabio – li abbiamo avuti a maggio con una forte riduzione nell’erogazione dell’acqua, ma la situazione si è aggravata questo mese dove ci sono zone dove acqua non ce n’è proprio più”. I cittadini hanno segnalato il problema al municipio, poi ognuno ha tentato di arrangiarsi come può: qualcuno si fa arrivare l’acqua con le autobotti, altri si sono allacciati a Mediterranea delle acque, ma per alcuni questa scelta

Salviamo gli agricoltori che coltivano il pomodoro italiano, combattiamo lo sfruttamento della mano d’opera

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Circa il 95 per cento del pomodoro pelato "Sammarzano" trasformato nel mondo , e che ritroviamo sulle nostre tavole, proviene dalla provincia di Foggia. D'improvviso le industrie conserviere del Sud Italia hanno portato il prezzo del pomodoro pelato da 0,10 cent (prezzo da accordo sottoscritto in fase di contrattazione all’interno delle regole del Distretto Sud del pomodoro da industria) a 0,08 cent al kg , decretando un effetto a pioggia che si riversa non solo sugli agricoltori e le loro famiglie, ma anche sulla mano d'opera e sullo sfruttamento ulteriore di tante povere persone.   Più del 30 per cento delle aziende agricole è a rischio fallimento. A pagarne le spese sarà soprattutto il consumatore finale , che compra a non meno di 0,90 cent al kg (per le marche private label): con una differenza di prezzo, quindi, di 0,83 cent, pari a più del 1000 per cento di differenziale. (...) Firma la petizione Bracciante morta: indagato a Trani l'

Mighetti: “L’amianto del Terzo Valico attraversa tutto il Piemonte”

L’amianto nelle terre scavate per la realizzazione del Terzo Valico c’è e lo dimostra la cronaca di questi giorni. Non era quindi solo una paura dei comitati No Terzo Valico, ma una realtà che aspettava solo la prova dei fatti per venire a galla. Le rocce contenenti amianto sono state rinvenute nel cantiere Finestra di Cravasco in Valpolcevera (GE) il 22 luglio e trasportate in questi giorni nella parte nord della provincia torinese a Torrazza Piemonte. Dello smaltimento si è occupata la ditta HTR Bonifiche, per conto di Cociv, trovando come partner Ambienthesis S.p.a. e Torrazza s.r.l. che gestiscono l’impianto piemontese.     Finora sembrerebbe tutto in regola, ma non mancano dubbi e problematiche. Questa volta però a sollevarli non sono solo quei “visionari” dei comitati No Terzo Valico (che hanno visto l’amianto prima che venisse trovato!) ma anche i sindacati. In primis quelli dei lavoratori edili (Fillea-CGIL) e, a seguire, anche quelli della polizia attraverso

Gli stipendi della Camera

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Alcuni giorni fa la commissione giurisdizionale per il personale della Camera ha bocciato il tetto agli stipendi di commessi, documentaristi e addetti al bar della buvette di Montecitorio. Se non verrà rivista, la decisione inciderà direttamente sui risparmi previsti nel bilancio della Camera: da 60 milioni in quattro anni, i soldi risparmiati scenderebbero a quota 13 milioni. Tetti stipendiali per il personale delle Camere     La commissione giurisdizionale per il personale della Camera , con una sentenza notificata il 30 luglio, ha cancellato il tetto agli stipendi dei dipendenti di “livello più basso” di Montecitorio (come i commessi, i documentaristi e gli addetti al bar della buvette). Con questa decisione è stato così accolto il ricorso presentato da molti diretti interessati contro la delibera che nel 2014, nell’ambito delle misure per il contenimento della spesa pubblica, aveva fissato tetti agli stipendi del personale delle Camere. Se questa decis

Amianto nei cantieri Tav, il Siap: "Poliziotti a rischio, sospendere attività"

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"Preoccupante il silenzio della Digos" GENOVA - Sospendere subito le attività a rischio amianto per i poliziotti impiegati nel cantiere Tav di Cravasco (Campomorone). Lo chiede in una nota il Siap, sindacato di polizia: " Com'è possibile che la Digos non sapesse nulla? Troviamo a dir poco preoccupante che il dirigente Digos non si sia formalmente attivato per rispettare l'obbligo di informare i propri dipendenti sull'esposizione a tale rischio". Solo poche settimane fa era stato rinvenuto nel cantiere di Cravasco materiale contenente amianto , poi smaltito. Secondo quanto riportato dal Siap, i poliziotti non sono mai stati informati sul pericolo concreto nella zona presidiata. Continua qui  Terzo Valico, Cociv trova amianto a Campomorone