W LE DONNE!

Fra oggi e domani ci regaleranno vagoni di mimosa e saremo al centro del mondo, per poi , dopodomani, ritornare ad essere considerate .......... ma lasciamo perdere . L'aspetto ludico di questa giornata per noi donne è anche giusto ma non dobbiamo dimenticarci il fatto tragico da cui parte questa ricorrenza. Per rimanere in val Borbera vorrei riassumere un articolo apparso sull'ultimo numero di Quattropagine : Le campane di Borghetto..........nell'800 le campane che sono tuttora in uso furono fuse sotto un portico davanti alla chiesa e nel crogiolo della "mezzana" le donne gettarono quel poco oro e argento di loro proprietà , di qui il suo suono particolare, questo fatto da anche una sorta di diritto a favore del matriarcato del paese...........nel 1944 vengono requisite tutte le campane d'Italia per farne cannoni e Borghetto non sfugge a questa imposizione..... gli operai calano dal campanile le stesse ma quando sono in fondo si trovano circondati da tutte le donne del paese che armate di bastoni e capitanate da Angela Pavese"Angiolu" si impossessano delle corde e fanno risalire le campane sul campanile, tagliano le corde perché non possano essere ricalate e infuriate gridano"ndaie a piò si sei bôni" andate a prenderle se siete capaci" ............ad Angela Pavese e alle tre testimoni che hanno raccontato il fatto ,Giuseppina Perassolo, Laura Leale, Vilma Peveri e a tutte le altre va la nostra riconoscenza ed il nostro GRAZIE. 

W LE DONNE


Articolo di Cosola Vittore (mio marito)


Marisa Morassi 


La storia di Borghetto di Borbera (AL)

 

Commenti

  1. si, quel giorno in mezzo alle altre Signore Borghettesi - a difendere le nostra campane - c'era pure mia madre: Vittoria Bianchi, moglie di mio padre Ettore Marco Leale.

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