Disastro del Cociv alla Castagnola: cemento scaricato nel rio Traversa
“Vigileremo affinché i lavori vengano eseguiti a regola d’arte”.
Quante volte abbiamo sentito questa frase uscire dalle bocche degli amministratori pubblici? Tante, tantissime volte, eppure mai una volta che si siano accorti che qualcosa non andava. Per fortuna ci sono però donne e uomini che amano e difendono la loro terra, così succede che ieri attivisti del Comitato No Tav – Terzo Valico di Borgo Fornari si siano accorti dell’ennesima vergogna perpetrata dagli uomini del Cociv. Una grossa quantità di cemento è stata direttamente riversata nel rio Traversa dal cantiere della Castagnola a Fraconalto in alta Val Lemme e non casualmente questo è avvenuto di domenica mattina nella speranza vana di essere al riparo da occhi indiscreti. Davanti a simile scempio (le fotografie e i video allegati parlano da soli) gli attivisti hanno deciso di avvisare le autorità e così Arpa Piemonte e Liguria e i Carabinieri sono stati costretti a raggiungere il posto e ad accertare quanto stava accadendo. Vedremo quali saranno i provvedimenti che verranno presi, ma senza ombra di dubbio, se vivessimo in un paese normale, a seguito di tale disastro quel cantiere andrebbe sequestrato e Cociv allontanato per sempre dalla costruzione del Terzo Valico. Ovviamente non ci facciamo illusioni ma sarebbe scandaloso se le autorità non decidessero di intervenire in questo senso.
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Quante volte abbiamo sentito questa frase uscire dalle bocche degli amministratori pubblici? Tante, tantissime volte, eppure mai una volta che si siano accorti che qualcosa non andava. Per fortuna ci sono però donne e uomini che amano e difendono la loro terra, così succede che ieri attivisti del Comitato No Tav – Terzo Valico di Borgo Fornari si siano accorti dell’ennesima vergogna perpetrata dagli uomini del Cociv. Una grossa quantità di cemento è stata direttamente riversata nel rio Traversa dal cantiere della Castagnola a Fraconalto in alta Val Lemme e non casualmente questo è avvenuto di domenica mattina nella speranza vana di essere al riparo da occhi indiscreti. Davanti a simile scempio (le fotografie e i video allegati parlano da soli) gli attivisti hanno deciso di avvisare le autorità e così Arpa Piemonte e Liguria e i Carabinieri sono stati costretti a raggiungere il posto e ad accertare quanto stava accadendo. Vedremo quali saranno i provvedimenti che verranno presi, ma senza ombra di dubbio, se vivessimo in un paese normale, a seguito di tale disastro quel cantiere andrebbe sequestrato e Cociv allontanato per sempre dalla costruzione del Terzo Valico. Ovviamente non ci facciamo illusioni ma sarebbe scandaloso se le autorità non decidessero di intervenire in questo senso.
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