Lupi in compagnia di-Letta con Cota, Fassino e Borioli.
Prendendo
spunto da un pezzo del buon Fausto di Sottovalle
Anzitutto
l’ultima novità morettiana.
Scrivono i
giornali che Mauro Moretti avrebbe dichiarato “Il Terzo Valico è opera
strategica per i collegamenti con il Nord”.
Nell’ultimo
mese, fino a tre giorni fa, ha sostenuto che lui è un esecutore e quindi lascia
ai politici decidere in merito all’importanza di quest’opera.
Per anni ha
sostenuto che «Le linee esistenti
possono accogliere altri treni, occorre sfruttare di più la Voltri-Ovada; le pendenze e le gallerie
strette non sono un problema. I costi gestionali di
questa linea graveranno per almeno l’85%
sullo Stato».
E poi
dicono che “la donna è mobile”! E allora l’ometto Moretti che
cos’è?
Dai
Nimby ai Simby
Il signor
Borioli onorevole Daniele è preoccupato per il definanziamento del Terzo valico
e sostiene che “l’orientamento delle risorse oggi disponibili per il Nord
focalizza tutto l’impegno del Governo verso il Nord-Est, trascurando il
territorio piemontese” “Per questo credo indispensabile che nell’iter di
trasformazione in legge il Governo voglia dar corso, a partire dalle proposte
ieri concordate con la
Regione Piemonte, a una correzione significativa del decreto”.
Cioè vuole
che partano subito i lavori (e i finanziamenti) per il Terzo
Valico.
In più
annuncia di aver proposto una
legge
nazionale che coinvolga
le imprese locali nelle opere come il Terzo Valico.
Beh, ma i Si Tav non ci hanno sempre detto che l’interesse nazionale è superiore all’interesse di alcuni? Non è anche su questa base che il TAR Piemonte ha rigettato un ricorso degli espropriati contro gli invasori delle loro proprietà!
Beh, ma i Si Tav non ci hanno sempre detto che l’interesse nazionale è superiore all’interesse di alcuni? Non è anche su questa base che il TAR Piemonte ha rigettato un ricorso degli espropriati contro gli invasori delle loro proprietà!
Qui appare
invece un nuovo tipo di contrapposizione: dal Nimby
(No nel mio orto) ai Simby (SI SOLO NEL MIO ORTO) e
chi se ne frega di quello del vicino (Zaia? Maroni? edili di altre
Regioni?). Proprio adesso che è diventato governante italiano a tutti gli
effetti, gli sfugge l’interesse nazionale!?
“Adesso
pensiamo solo “all’orto” di casa nostra a
nord-ovest!”
Roberto
Cota
Avrete
letto che il governatore del Piemonte, il sempreverde Cota, è andato a Roma con
il fido Fassino a perorare la causa Terzo Valico con Letta e Maurizio Lupi,
ottenendo l’impegno governativo di reinserire ‘sti 800
milioni, che vanno e vengono,
nella prossima riunione del Cipe. In più in tempi stretti (ma non era stata chiesta una
moratoria anche dai tecnici della Regione?).
Vi devo
confessare che ne sono estremamente felice. Era ora che
la capissero!
Il
presidente Cota infatti chiede una immediata partenza
“per il TUNNEL SOTTO IL
TURCHINO che consentirà alle merci di arrivare rapidamente
nell’Alessandrino e quindi a Novara”.
Tutti noi
che a scuola studiavamo ancora la geografia sappiamo che Giovi e Turchino sono
due cose diverse e che sotto quest’ultimo passa la
linea ferroviaria Voltri-Ovada-Alessandria. Benissimo,
Cota ha chiesto il finanziamento (e ottenuto, secondo quanto ci ha raccontato)
per il raddoppio di quella linea e ciò corrisponde esattamente con una delle
proposte alternative dei No TAV per consentire il trasporto di almeno due
milioni di container verso Nord.
Dando per
scontato che Robertino non sia un qualsiasi ‘gnorantello, ci fa piacere che escluda a priori il
collegamento alta velocità passeggeri Genova-Milano e
insista solo sul trasporto “rapido” di merci verso Alessandria, Novara,
Domodossola, ove nell’ultimo tratto esiste una vecchia ferrovia a binario unico
che avrà l’onore di ricevere milioni di miliardi di
container cinesi diretti verso Rotterdam.
A parte
alcune “cosettine” da correggere, ha chiesto al governo quello che in parte i No Terzo Valico
chiedono da vent’anni e lui ce l’ha fatta in un paio di ore.
Bravo il
nostro Cota bosso-maroniano, ti faremo avere una
tessera d’onore dei No TAV-Terzo Valico!
E Maurizio
Lupi l’ha corretto? Pare di no.
Che abbia
ragione Crozza quando, ieri sera a Ballarò, ha concluso il suo pezzo
con un paio di considerazioni sulla vacuità del nostro ministro ai trasporti.
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