Sempre piu insostenibile il costo del tav ci va coraggio a parlare di opera utile
Sempre più insostenibile il costo del tav, ci va coraggio a parlare
opera utile! Oggi la tratta transfrontaliera della Torino Lione sale a 12 miliardi di euro. L’Italia, paese di grandeur, si prese in carico di coprire i costi per il 58% della linea, quindi dovrà sborsare (togliendo i soldi ad altri settori sia sempre chiaro!) 6,9 miliardi di euro
(+2,1 rispetto al calcolo di agosto). La dimostrazione palese che
quest’opera inutile è sempre meno sostenibile da un Paese in cui le priorità sono sicuramente altre.
Pubblichiamo di seguito l’articolo di Maria Chiara Voci da Il Sole 24 Ore
Ciò significa che l’Italia, su cui grava secondo il trattato Italia-Francia di due anni fa il 57,9% della spesa per i lavori, dovrà garantire la copertura non di 4,8 miliardi di euro, ma di 6,9 miliardi. Se dall’Europa arriverà l’auspicato 40% di finanziamento (il massimo possibile per le reti Ten-T transfrontaliere), la quota da garantire con il bilancio italiano sarà di 4,16 miliardi di euro. E non i 2,9 miliardi che venivano finora calcolati in base ai dati Ltf (la società mista italo-francese incaricata di gestire la progettazione e realizzazione dell’opera).
Le previsioni di costo aggiornate emergono dal Contratto di programma Rfi 2012-2016, firmato l’8 agosto scorso dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi e dall’amministratore delegato di Fs, Michele Elia e di cui il Dl Sblocca Italia accelera l’iter di approvazione.
Di conseguenza, in base a questi dati “freschi”, con gli attuali finanziamenti disponibili (2.420 milioni per l’opera), restano da reperire per lo Stato italiano almeno 1,7/1,8 miliardi di euro. E questa è un’altra novità, perché l’opera veniva data per interamente finanziata (con i fondi Ue al 40%).
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Pubblichiamo di seguito l’articolo di Maria Chiara Voci da Il Sole 24 Ore
Il costo della Tav sale a 12 miliardi
La tratta internazionale della Torino-Lione, il cui costo per i lavori era calcolato in 8.329 milioni di euro a inizio 2012, richiederà in realtà un esborso – a valori correnti, aggiornati a oggi – di 12 miliardi (precisamente, 11.977 milioni).Ciò significa che l’Italia, su cui grava secondo il trattato Italia-Francia di due anni fa il 57,9% della spesa per i lavori, dovrà garantire la copertura non di 4,8 miliardi di euro, ma di 6,9 miliardi. Se dall’Europa arriverà l’auspicato 40% di finanziamento (il massimo possibile per le reti Ten-T transfrontaliere), la quota da garantire con il bilancio italiano sarà di 4,16 miliardi di euro. E non i 2,9 miliardi che venivano finora calcolati in base ai dati Ltf (la società mista italo-francese incaricata di gestire la progettazione e realizzazione dell’opera).
Le previsioni di costo aggiornate emergono dal Contratto di programma Rfi 2012-2016, firmato l’8 agosto scorso dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi e dall’amministratore delegato di Fs, Michele Elia e di cui il Dl Sblocca Italia accelera l’iter di approvazione.
Di conseguenza, in base a questi dati “freschi”, con gli attuali finanziamenti disponibili (2.420 milioni per l’opera), restano da reperire per lo Stato italiano almeno 1,7/1,8 miliardi di euro. E questa è un’altra novità, perché l’opera veniva data per interamente finanziata (con i fondi Ue al 40%).
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