Consiglio comunale aperto a Novi
- Lunedì sera 6 ottobre si è tenuto un Consiglio
comunale aperto sul tema del Terzo Valico. Richiesto da Cinque stelle e altri
componenti della minoranza, la sala della biblioteca era stracolma. Moltissimi
gli interventi, ma su uno in particolare va fatta una sintesi: quello di
Giancarlo Laguzzi di Federcargo che rappresenta 15 aziende che
trasportano merci private, oltre un terzo di quelle complessive
nazionali.
- Ironico sberleffo, la citazione,
proiettata sullo schermo, di una vecchia considerazione non di vecchi NOTAV
anarchici, ma di Matteo Renzi (vedi tre immagini
allegate)
- Infine l’indicazione di un libro,
coordinato da Anna Donati, in merito allo Sblocca (o Sfascia)
Italia.
Terzo Valico, la posizione delle aziende di trasporto
Nel corso del consiglio
comunale aperto di lunedì sera,l’ing. Giancarlo Laguzzi di Federcargo ha esposto
la posizione delle imprese private di trasporto.
"Se si
pagherà un pedaggio maggiore sulla nuova linea di Terzo Valico ferroviario, noi
non la utilizzeremo". A fare questa dichiarazione è stato l’ingegner
Giancarlo Laguzzi, in qualità di rappresentante dell’associazione
Federcargo.
"Negli
ultimi anni il trasporto merci su ferro è drasticamente diminuito; fra il 2008
al 2013 è rimasto invariato per i privati ma è crollato del 60% per Treni Italia
(dati ufficiali e ministeriali).
“Noi
paghiamo già un pedaggio a Rfi che corrisponde a circa 350 euro per cento
chilometri. A nostro avviso la nuova linea non servirà per fare treni in più”.
“Il trasporto via camion ci costa assai meno di quello tramite
ferrovia”
“Nessuno ci ha mai chiesto a livello ministeriale nostre
previsioni sui trasporti a venire”.
Eppure per valutare quanto incasserebbe questa linea qualcuno deve avere
valutato le previsioni di trasporto e gli introiti per il pedaggio. Come fa a
sapere cosa incassa se non fa una valutazione seria sul numero dei treni e
quanto paga ciascun treno? Sulle tratte ad Alta velocità il costo di pedaggio
merci passa dai 350 euro ogni 100 chilometri a 1.350 euro e quindi nessun cargo
va su queste linee. Se sul Terzo Valico si dovesse pagare anche mezzo euro in
più che sulle linee tradizionali nessun nostro treno lo utilizzerà e ciò non
certo per questioni ideologiche ma in un’ottica di impresa.
La
nuova linea non serve per aumentare la potenzialità poiché sarà percorribile
solo per tre ore nel primo pomeriggio o di notte. Non serve ad aumentare la lunghezza dei treni
che ora arrivano anche a 550 metri; in futuro dovremo fare treni di un massimo
di 450 metri poiché la stazione di Voltri non consente altro. Secondo noi, visto
anche che questi interventi costano poco e
danno benefici enormi, sarebbe necessario fare subito qualche binario in
più e ampliare le stazioni per consentire operazioni più rapide ed efficaci. Il
problema dei container più grandi, contenenti merci leggere, con difficoltà a
passare nelle attuali gallerie, è facilmente risolvibile tramite i carri
ribassati e con costi maggiori irrisori. Non sono moltissimi, ad esempio quando
prepariamo un treno con 25 carri, solo 3-4 hanno necessità di carri ribassati
con un costo che non supera il mezzo euro al chilometro.
In
conclusione treni più corti, difficoltà di manovra nelle stazioni, situazione
deficitaria a Voltri, costi troppo alti, tratta assai corta (da Genova a
Tortona). A queste condizioni non faremo mai ricorso al Terzo
Valico”.
A conclusione del Consiglio aperto, il sindaco Muliere si
è impegnato a convocare un altro Consiglio in cui richiedere, fra l’altro, la
revoca di Walter Lupi quale commissario governativo per il Terzo
Valico.
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