I costi della politica, l'allarme della Uil: "Il totale è 23 miliardi, 757 euro a cittadino"

Lunedì 16 Dicembre 2013

di Claudio Fabretti
ROMA - Alla Casta arriva il conto. La politica, in Italia, costa ogni anno oltre 23 miliardi di euro, ovvero 757 euro a cittadino. Una cifra enorme, quella calcolata dalla Uil in un rapporto che passa ai raggi X l’intera scena politica nazionale. 
Un vero e proprio comparto del mondo del lavoro che, in Italia, dà da mangiare a 1,1 milioni di persone (5% degli occupati).
«È un numero che non ci possiamo più permettere - commenta il segretario della Uil, Luigi Angeletti - abbiamo perso un milione di posti di lavoro, ma nemmeno un assessore». Per la Casta, insomma, la dieta dimagrante è possibile, oltre che auspicata da gran parte degli elettori. Il sistema, infatti, «si può e si deve» ridurre per almeno 7 miliardi senza nuocere alle istituzioni democratiche - sostiene la Uil - «ma nessuna indicazione» va in questa direzione e, anzi, con la legge di Stabilità in discussione in Parlamento, nel 2014 potrebbe anche aumentare ulteriormente. La Uil suggerisce alcune soluzioni: l'accorpamento dei Comuni, che porterebbe 3,2 miliardi, l'uso dei fondi delle Province solo per i loro compiti di legge, che porterebbe 1,2 miliardi, 1,5 miliardi di risparmio si otterrebbero con una più sobria gestione delle Regioni e altri 1,2 con una razionalizzazione dello Stato.
Nel bilancio della politica stilato dalla Uil, entrano 144mila tra parlamentari, ministri e amministratori locali, 24mila consiglieri delle società pubbliche, 45mila negli organi di controllo, 39mila di supporto agli uffici politici, 324 mila di apparato politico, i cosiddetti “portaborse” e, infine, 545mila con contratti di consulenza.

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