Povero San Martino gli hanno portato via tutto il mantello e non ha più nulla da dare ai poveri!

IL SACCHEGGIO PRIMA DELLA RITIRATA
Le forze di occupazione, prima di ritirarsi dal Governo italiano, hanno dato via libera al saccheggio e in questi ultimi due giorni sono state effettuate nomine a destra e a manca per gratificare se stessi, la vasta clientela e i tangentatori. 

È di poche ore fa, inoltre, la notizia che Governo, Ferrovie e COCIV  (54% Impregilo, 20% Tecnimont, 21% Condotte e 5% Civ) hanno siglato oggi 11 novembre, San Martino, giorno in cui il Governo dovrebbe traslocare, il contratto  per i lavori del Terzo Valico, con una disponibilità iniziale di 430 milioni di euro.

Che schifo! E probabilmente la cosa verrà accettata come normale.

Un’altra cattedrale nel deserto che secondo le valutazioni del Governo (sei mesi fa) costava 6 miliardi e 200 milioni e poi chissà quanto. Tanto i costi saranno tutti a carico dei cittadini italiani che pagano le tasse e avrà ripercussioni economiche negative per almeno trent’anni. E tutto ciò per un’opera inutile e talmente “sporca” che persino Necci nel 1991 se ne vergognava.

Una considerazione a parte riguarda la Impregilo, il cui presidente mi pare sia quello stesso Massimo Ponzellini indagato per aver concesso finanziamenti corposi, quando presiedeva la Banca Pop. di Milano, ai Corallo, che implicati in varie attività criminali, gestiscono con l’Atlantis parte del gioco d’azzardo.
Ma nulla di nuovo sotto il sole, visto che Berlusconi tramite sua figlia e la Mondadori riceve immense quantità di denaro liquido dalla gestione del gioco d’azzardo in Italia e addirittura sulle sue TV fa pubblicità a questo immane vizio che, ad esempio nel mio paese di 5.000 abitanti ha distrutto letteralmente una dozzina di famiglie.

Tornando al Terzo Valico alcune considerazioni riepilogative limitate al minimo indispensabile

- Nel contratto si parla di costruzione di una linea Alta velocità-Alta capacità. Non esiste in nessuna parte del mondo: o si fa una o si fa l’altra.
- Ci parlano di 50.000 passeggeri al dì e sono solo 1600: Per i 100.000 pendolari questa linea non serve a nulla.
- Ci parlano di 4 milioni di teu e invece sono ora 1.700.000, esattamente quelli che erano nel 2005 e per di più il trasporto su rotaie si è ridotto al lumicino per cui c’è un forte calo di contenitori merci trasportati su treni da Genova (non più di 50.000 all’anno!).
- E poi cosa servono container che arrivano a Genova e proseguono verso Rotterdam senza alcuna lavorazione delle merci e creazione di posti di lavoro o di attività qualificate?. Siamo proprio solo un buco di passaggio!
- Circa 6 miliardi di euro per cosa? Almeno li si utilizzi, se ci sono, per 
bloccare il degrado delle ferrovie normali, dare efficienza al servizio e alle strutture, ampliare l’utenza anziché ridurre al lumicino il numero delle corse.
- Una spesa inutile visto che esistono già cinque valichi che richiedono solo migliorie.
- Tale opera comporterà la distruzione irrimediabile di ambienti naturali e di falde acquifere.

C’è da essere molto preoccupati del fatto che in un momento di grave crisi  economica come quello attuale, lo Stato italiano sprechi in questo modo grandi quantità di soldi pubblici, indebitando tra l’altro le future generazioni; e in questo modo riproduca lo stesso perverso processo di appropriazione da parte di una minoranza della ricchezza di tutti, che ha portato alla presente crisi. 
Firmare il contratto per l’opera vuol dire mettere nelle mani di chi ne ha avuto l’assegnazione la possibilità di ottenere cifre gigantesche, in caso di mancata attuazione, esattamente come avvenuto per il ponte di Messina

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