Tav, le ditte bloccano il quartiere

Arquata - E’ fermo dai ieri il cantiere del terzo valico dei Giovi a Radimero. Uomini e macchinari delle ditte sub appaltatrici per conto di Cociv, il general contractor, che stanno eseguendo i lavori propedeutici allo scavo vero e proprio, stanno abbandonando il campo. «Cociv non paga, e noi non possiamo più andare avanti: la ditta per il momento ha corrisposto gli stipendi di dicembre ed un anticipo di gennaio agli operai, ma rischia di non riuscire a pagare i fornitori», dicono dalla Sif, la ditta mandataria con sede a Casoria, Napoli, specializzata in fondazioni.

Insieme a Sif Spa, nel cantiere di Radimero, operano la Saos di Frosinone, la Osg di Napoli e la Preve di Cuneo. Sono circa venticinque, in tutto, gli addetti agli scavi dell’enorme “buca” nella quale verrà calata la trivella. Mentre la ditta Preve si sta occupando di realizzare la strada di accesso al cantiere. «Abbiamo circa 300 mila euro di fatture scadute ma, a breve, sono in scadenza 1,1 milioni di euro», solo per Sif. Come associazione temporanea di imprese, il “buco” è di 1,8 milioni. «Esborsi già sostenuti dalle ditte su un subappalto di 6 milioni di euro in totale. In pratica abbiamo autofinanziato l’opera per il 30%», dicono in cantiere.

Sif, in rappresentanza anche delle altre ditte, ha inviato a Cociv, e per conoscenza ai sindacati di categoria, una lettera in cui informava della sospensione dei lavori «visto il persistente rifiuto di esaminare e definire in via bonaria» la questione. E non esclude che la vicenda possa finire davanti alla Procura di Genova, foro competente. I sindacati, che ieri sono stati nell’area di cantiere, si limitano a rilevare che seguiranno la vicenda per evitare che siano gli operai a pagare i ritardi.

Le lagnanze non si fermano qui. Ci sarebbe un ritardo nei lavori, perchè sul terreno consegnato non era stata fatta la bonifica bellica e mancava il via libera della sovrintendenza ai beni archeologici (in zona sono stati trovati reperti attribuibili al sito romano di Libarna che, però, non rivestono un interesse storico rilevante).

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