Nessuna traccia dei fondi del Terzo valico destinati ai territori colpiti dall’alluvione

Li avevano chiesti i parlamentari del Pd, ma dopo quattro mesi sono ancora 14 le strade chiuse per frane e smottamenti e i soldi dell’Alta velocità non sono arrivati

Cantiere del Terzo Valico a Voltaggio (AL)

Voltaggio (AL)
 
A quattro mesi dalla prima alluvione di fine 2014 nessuna traccia dei fondi del Terzo valico da destinare al ripristino del territorio e, in particolare, delle strade. A oggi sono ancora 14 le provinciali chiuse per frane e smottamenti. La Regione, la Provincia e i sindaci, nonchè i parlamentari del Pd, avevano richiesto di utilizzare parte dei soldi dell’Alta capacità attraverso ordini del giorno, mozioni e con un’audizione in Senato. «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione – spiega il presidente della Provincia Rita Rossa -. Il problema è Rfi, che continua a essere assente come interlocutore, in quanto committente del Terzo valico. Abbiamo chiesto un intervento anche in Senato e gli abbiamo ovviamente scritto ma, finora, nessun segnale. Il Cociv non decide senz’altro l’uso di tali stanziamenti».

La difesa delle Ferrovie
L’orientamento degli amministratori locali è di non sottrarre i fondi del Terzo valico in possesso del Cociv già destinati a opere viabilistiche. «Fra gli interventi programmati – dice Paolo Platania, dirigente della Provincia – ci sono lavori come la sistemazione della frana di Carbonasca, a Voltaggio, lungo la Castagnola, ma anche le rampe previste tra la 35 ter e il Basso Pieve, considerati utili alla viabilità pubblica». Rfi, da parte sua, fa sapere: «Non tocca a noi decidere se cambiare la destinazione dei fondi già stanziati per il Terzo valico. Tocca semmai al ministero delle Infrastrutture modificare quanto già deciso con accordi ufficiali». E il Cociv? «I fondi assegnati – dicono dal consorzio - sono vincolati a oggetti specifici. Eventuali modifiche sono decise da Rfi in concerto con il ministero e gli enti preposti».

Chiamparino aveva impegnato il governo
A novembre, 70 senatori del Pd avevano sottoscritto una mozione per chiedere al governo di «destinare una parte dei fondi già stanziati per la realizzazione del Terzo valico agli interventi necessari a ripristinare le infrastrutture viarie e le situazioni di dissesto». Il Consiglio regionale aveva a sua volta impegnato la giunta Chiamparino a chiedere al governo di utilizzare parte dei fondi destinati al Terzo valico a favore dei territori alluvionati.

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