«Terzo Valico inutile e dannoso»
Voltaggio - L’incontro di questa sera a Voltaggio è il
secondo organizzato in Val Lemme in un mese per discutere delle
tematiche legate al Terzo valico, ovvero la realizzazione della nuova
linea ferroviaria ad alta capacità Genova-Milano.
«In realtà non è corretto parlare della tratta Genova-Milano, visto che il progetto si ferma a Tortona e da qui le merci che dovrebbero transitare sulla nuova linea riprendono i binari già esistenti». A parlare è Marco Rabbia, portavoce vallemmino del movimento che si oppone alla costruzione dell’opera, voluta da Rfi e che in concreto verrà realizzata dal general contractor Cociv (formato da un consorzio di aziende).
Rabbia, gaviese che lavora per una grande azienda, contesta l’utilità dell’opera oltre che le ripercussioni che questa avrà, durante la fase di realizzazione. Dal punto di vista organizzativo il movimento vallemmino fa riferimento all’associazione, presente da molti anni sul territorio, che prende il nome di Afa (Amici delle ferrovie e dell’ambiente).
«Chi è favorevole alla nuova tratta non argomenta la posizione senza entrare nel merito si afferma genericamente al progresso. Ci si affida a cifre sul transito delle merci che non appaiono realistiche. Vorremmo confrontarci con persone che entrino nel merito», spiega Rabbia che poi presenta l’iniziativa di Voltaggio.
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«In realtà non è corretto parlare della tratta Genova-Milano, visto che il progetto si ferma a Tortona e da qui le merci che dovrebbero transitare sulla nuova linea riprendono i binari già esistenti». A parlare è Marco Rabbia, portavoce vallemmino del movimento che si oppone alla costruzione dell’opera, voluta da Rfi e che in concreto verrà realizzata dal general contractor Cociv (formato da un consorzio di aziende).
Rabbia, gaviese che lavora per una grande azienda, contesta l’utilità dell’opera oltre che le ripercussioni che questa avrà, durante la fase di realizzazione. Dal punto di vista organizzativo il movimento vallemmino fa riferimento all’associazione, presente da molti anni sul territorio, che prende il nome di Afa (Amici delle ferrovie e dell’ambiente).
«Chi è favorevole alla nuova tratta non argomenta la posizione senza entrare nel merito si afferma genericamente al progresso. Ci si affida a cifre sul transito delle merci che non appaiono realistiche. Vorremmo confrontarci con persone che entrino nel merito», spiega Rabbia che poi presenta l’iniziativa di Voltaggio.
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