In bici contro la Tav e per vedere che sta accadendo nelle cave
Una biciclettata per socializzare, protestare pacificamente contro la
Tav e verificare i movimenti strani attorno alle cave tortonesi. Nuove
denunce di rischio rifiuti tossici e mafie
TORTONA (AL)
- Un'occasione di divertimento e socializzazione ma sopratutto
sensibilizzazione ai rischi per la salute per il territorio. Si terrà la
mattina di domenica 15 giugno la “Biciclettata No Tav”, con partenza da
Piazza Duomo alle ore 9.30. “Una biciclettata in allegria con famiglie,
anziani, bambini, che si snoderà per le vie città per arrivare fino
alla Montemerla, la cava dove ditte con sospetti di collusioni mafiose
hanno già messo in atto il proprio operato”, spiegano gli organizzatori:
“andremo per vedere tutti cosa sta succedendo, per dare un'immagine
reale e fisica a quello di cui si parla e si scrive da tempo, per dire
tutti insieme un grande e determinato no alla mafia e al Terzo Valico”.
Sarà presente anche
un banchetto No Tav con materiale informativo ed un punto di accoglienza
in centro città. Tutti possono partecipare. “In questo periodo
si susseguono attività estrattive e di deposito, anche se non è dato
sapere di cosa, in diversi siti nel Tortonese, alla Cava di Castello
Armellino, interessata dai lavori del primo lotto del terzo valico. Si
sta scavando ed estraendo a partire dalla zona a cavallo tra Tortona e
Sale a tutta l'area tra Castelnuovo, Sale, Tortona e Pontecurone. Cosa
finisce in quei terreni, a 2 passi dalle coltivazioni e dai pozzi?”,
domandano gli attivisti No Tav. “La domanda non è peregrina, sapendo
che in zona sono presenti bidoni tossici da anni e anni, sapendo che di
recente sono state fermate le attività di alcune ditte in cave non
distanti da queste zone, ovvero località Viscarda e Cascina Aliprandina,
a causa della presenza di sostanze tossiche in quantità preoccupanti,
nella fattispecie, idrocarburi e rifiuti tossici. I cittadini devono
chiedere al nuovo sindaco e alla giunta di prossimo insediamento di
effettuare le verifiche del caso, in virtù delle oltre 1800 firme contro
le cave ed i lavori del Terzo Valico depositate in Comune”.
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