Nessun vitalizio ai mafiosi

Nessun vitalizio ai mafiosi
  • Diretta a Giorgio Napolitano 
Circa una settimana fa l'Assemblea regionale siciliana non ha approvato l'emendamento per la cancellazione del vitalizio di 6mila euro all'ex Governatore Totò Cuffaro condannato a 7 anni per mafia. Dopo tante polemiche gli verrà sospeso per un reato minore, la rivelazione d'ufficio. 
 
Oggi più che mai non possiamo accettare questo atteggiamento.
 
Sono un giovane impreditore vittima del racket mafioso.  
Chi come me ha denunciato per lottare contro la mafia, non può accettare che un condannato per mafia riceva dallo Stato un vitalizio.
Secondo il decreto Monti è prevista infatti la sospensione del vitalizio solo in "caso di condanna definitiva per i reati contro la pubblica amministrazione che comportino interdizione dai pubblici uffici".
Ed infatti ci sarebbe un'altra pensione d'oro ad un condannato per reati che hanno a che fare con Cosa Nostra. L'ex assessore regionale Udc Vincenzo Lo Giudice, arrestato nel 2004 e condannato in via definitiva per associazione di stampo mafioso, ha sempre percepito il vitalizio: un assegno di poco inferiore ai 6 mila euro al mese che riceve Cuffaro. E come loro chissà quanti altri. 
Chiedo che vengano tagliati i vitalizi per tutti i condannati per mafia, come già avviene per quelli giudicati colpevoli di reati contro la pubblica amministrazione. 

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