Poveri meschinelli: loro son contenti!

Un testo da portare a scuola per dimostrare come si può fingere di essere informati e intelligenti e nello stesso tempo assemblare parole senza un filo logico. Purtroppo, però, non stiamo parlando di un giochino scolastico per spiegare il significato del modo di dire Cuntént un cìciu!”, ossia “Contento e ridanciano fuori luogo e senza motivo”, bensì del commento fatto da due “autorità governative locali”, in merito ad un’opera che renderà difficile la vita di oltre 100.000 persone lungo la tratta del Terzo Valico.
Commento talmente insipido che neppure il boss Stefano Esposito se l’è sentita di controfirmare.
Questo il testo emesso dai senatori Federico Fornaro e Daniele Borioli

«Il Ministro Lupi nel corso della riunione sul “Terzo Valico” svoltasi in Prefettura ad Alessandria ha evidenziato
1 - Garanzie per la salute delle persone e la tutela dell’ambiente. A questo proposito, il Ministro ha chiesto ai responsabili delle strutture regionali e statali di accompagnare tutti gli approfondimenti tecnici con un’incisiva e trasparente campagna di comunicazione ai cittadini.
2 - Definizione di una tempistica certa e verificabile per la realizzazione degli interventi propedeutici all’opera principale e per l’attuazione degli impegni assunti da RFI, sin dal 2006, al momento dell’approvazione del progetto definitivo.
3 - Valorizzazione della Valle Scrivia e dell’Alessandrino,
4 - Auspichiamo che il Presidente Cota avochi direttamente a sé alcune impostazioni, dando corso agli impegni che egli stesso ha assunto negli ultimi mesi e che ha ribadito nel corso della riunione.
5 - La vocazione della provincia di Alessandria ad essere piattaforma logistica di riferimento dei porti liguri è dettata, prima ancora che dalla volontà politica, dalla geografia. Cogliere e valorizzare questa vocazione è un’opportunità non solo per il territorio del sud-est del Piemonte ma per l’intero sistema Paese.
6 - Non potrà essere escluso dai progetti di valorizzazione del territorio collegati al Terzo Valico un piano di rilancio del trasporto ferroviario locale.
7 - Su questo, oltreché sulle tutele ambientali, dovrà concentrarsi il lavoro dei tavoli tecnici cui lo stesso Ministro si è impegnato a dare impulso nei prossimi mesi.                                 senatori Federico Fornaro e Daniele Borioli»
1- Garanzie per la salute? Ma se Lupi e Cota sostengono che si deve cominciare al più presto e poi, “in itinere”, si vedrà? E intanto il Cociv nega che nella zona italiana più ricca di amianto, quella fra la Liguria e la media Valle Scrivia, esista amianto.  I dati che abbiamo da fonti ufficiali dicono cose terrificanti: ben 200 volte al di sopra del massimo consentito, di un grammo per chilo. Massime garanzie? Ma c’erano anche nella Casale dell’Eternit e nella Fibronit di Broni-Stradella ove si continua a morire di asbestosi e di mesotelioma con quote di cento persone all’anno. E noi che siamo geograficamente in mezzo e che abbiamo vissuto questa terribile esperienza attraverso parenti e amici dobbiamo essere contenti e sentirci rassicurati  da politici sprovveduti e da imprese che hanno come unico valore di vita il San Profitto?
Ma che garanzie può offrire il trio Cociv-Regione-Comune che, ad esempio, esaltandone finalità inesistenti, ha fatto trangugiare agli abitanti di Tortona una tangenziale inutile che servirà esclusivamente al Cociv per portare dal casello di Tortona 2 milioni di metri cubi di smarino all’amianto nella cava della Montemerla presso centri commerciali, scuole, aree artigianali coinvolgendo i territori di tre Comuni, ossia Tortona, Viguzzolo e Pontecurone. E questo con una spesa di 45 milioni di euro a carico di una Regione che non paga i suoi creditori, che fa fallire piccole aziende e che taglia in tutti i settori, a cominciare da sanità, treni locali e scuole. Soldi che, guarda caso, finiranno alle stesse ditte che vorrebbero fare il Terzo Valico. Quando due anni fa cercai di far conoscere la gabola non trovai nessun riscontro a livello di opinione pubblica, di giornali e di politici. Mi fa piacere che alla riunione di una settimana fa a Tortona abbiano partecipato almeno 150 persone: ma (e chiedo scusa per l’apparente banalità della domanda) non ci si poteva svegliare prima?
“Un’incisiva campagna di informazione ai cittadini”?
Sveglia, cari onorevoli! Una settimana fa alcune persone, le cui proprietà dovrebbero essere acquisite per la realizzazione della linea ferroviaria e dei cantieri, sono state contattate da un non meglio precisato studio legale di Milano che si sarebbe offerto di mediare con Cociv a favore dei cittadini in questione per far alzare il prezzo del risarcimento. In cambio, chiede il 20% di quanto ottenuto.  Chiedono la firma a scatola chiusa di una delega
Qui si tratta di veri e propri raggiri, poiché nessuno dà spiegazioni, a cominciare dal Comune. Per la casa e i terreni di una anziana signora sarebbero stati offerti 400 mila euro, cifra per la quale lo studio legale, in caso di delega, si prenderebbe 80 mila euro, salvo aumenti. Un bell'affare davvero, pagato tutto con i soldi pubblici del Terzo Valico che ormai sappiamo bene verranno prelevati dalle nostre tasche nella misura di almeno 10 miliardi di euro.
I potenziali espropriati di Torregarofoli hanno chiesto aiuto al comitato No Terzo Valico di Tortona, che li ha messi in contatto con i suoi legali. Queste persone non firmeranno nulla e, nel caso di tentativi di forzatura da parte del consorzio di imprese, avranno l’appoggio dei comitati per bloccare eventuali espropri.
E questa sarebbe “la trasparente campagna di comunicazione ai cittadini?!
2- Tempistica certa per gli interventi propedeutici. Ma vergognatevi! La prima vostra preoccupazione è sapere se e quando verrà “pagata la tangente” ai Comuni tramite rotonde, sottopassi, campetti di calcio, strade e colate di cemento varie che non avete neppure più il coraggio di definire “compensazioni” bensì” interventi propedeutici”.
3- “Valorizzare con il Terzo Valico la Valle Scrivia”?
Ma come? Nel senso di produrre valore e guadagno? Certamente a questo punterà la Ndrangheta, che, come da servizi televisivi e intercettazioni, risulta già in azione attorno alla Genova-Milano.
Voi manco fate accenno a questo aspetto, forse per non offendere i vostri compagni di viaggio. Tra questi  quell’Ercole Incalza che sedeva accanto a voi in Prefettura, uomo ora di Maurizio Lupi per il TAV,  incriminato per Truffa sulla questione dei fori pilota di Fraconalto e Voltaggio  e altre 25 volte (ma mai colpito da una condanna perché è stato uno dei più grossi beneficiari della legge di prescrizione fatta per Berlusconi). Per non offendere Walter Lupi, il commissario governativo per il Terzo Valico condannato per aver trasformato in casa al mare (per sé ma con soldi pubblici) una sede della Forestale. Per non disturbare la ditta Lauro spa che avvierebbe la prima “talpa” a Voltaggio, ditta incriminata in agosto per “Truffa aggravata nei confronti dello Stato”. E anche per un vostro grande amico, ora un po’ in disgrazia, quel Giovanni Berneschi, ex presidente della Carige, ora incriminato per esportazione di capitali in Svizzera e a lungo sostenitore di una motivazione assai “idealistica” elaborata a supporto del Terzo Valico: “se lo facciamo ci arricchiremo tutti, a cominciare dall’aumento notevole del valore degli immobili genovesi”.
4- Bellissimo questo filocotismo da parte del PD. Ma lo sa Renzi che i suoi bracci destri piemontesi ammirano Cota e i suoi metodi? Oltretutto un Cota che ha anche capacità notevoli, ricavate dalla Gelmin,i e si inventa un lungo tunnel sotto il Turchino per collegare Novara non con il Gran Sasso ma con il porto di Genova che è un po’ più in là.
5- Sono ventidue anni che leggo quanto viene scritto su questa grande opera e non ho mai visto un progetto serio sulla logistica di San Bovo o di Alessandria. Ciance tante, ma progetti niente. Del resto cosa ha a che fare con il retroterra se le merci devono andare direttamente  da Genova a Rotterdam. Se poi si tratta solo di portare al di qua dell’Appennino al massimo 150.000 container all’anno utilizzando l’Alta velocità Fegino-Rivalta, si tratterà solo di caricare a Rivalta i container su camion e intasare ulteriormente le strade. E lo scalo di San Bovo, ad esempio? Ma il Cociv è chiaro: sarà un grande deposito temporaneo di smarino e quant’altro.
6- Il rilancio del trasporto ferroviario locale?
Ma se proprio in questi giorni Cota e Burlando stanno riducendo per l’ennesima volta le tratte ferroviarie residue con soppressioni e riduzioni di orario (altro che andare alla sera alla “Scala”!)?
7- I tavoli tecnici
Dopo 22 anni e tre progetti bocciati ora blaterano di tavoli tecnici (dai quali sono pregiudizialmente esclusi coloro che hanno opinioni dissenzienti che vanno dall’opzione zero alla eventualità di progetti alternativi). Abbiamo visto che cosa hanno prodotto i “tavoli” della Val di Susa, mentre in altre zone della dorsale appenninica non sono mai stati neppure istituiti.
Forse Daniele e Federico non l’hanno ancora capito o non vogliono capire.
Noi siamo per un netto NO al terzo Valico e non ci interessano le meline pseudo consultive. Abbiamo mille motivi per rifiutare un’opera inutile e costosissima.
Siamo invece disponibilissimi a incontri in cui si studi come ammodernare l’esistente e renderlo efficiente… ma non certo con interlocutori che reggono lo strascico degli speculatori.

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