Post

DUE LIBRI DA LEGGERE

"L'erba della regina", il nuovo libro di Paolo Mazzarello Castelnuovo Scrivia (Al) Paolo Mazzarello è, credo, al suo quarto romanzo costruito interamente su documenti ben precisi. Paolo, che ha una serie di incarichi importanti, visita presso l’ambulatorio del “ Balduzzi ” a Castelnuovo, in qualità di neurologo, tutti i lunedì dalle 13 alle 18. Già ha tenuto una conferenza qui da noi incentrata su un romanzo in cui appaiono due castelnovesi (Giuseppe Capitini e Domenico Prandi ) per la famosa beffa del grande verme ( 1786: la congiura e la beffa ). L’autore, cresciuto a Mornese , attualmente insegna storia della medicina all’Università di Pavia, è presidente del sistema museale di ateneo e direttore del museo per la storia dell’università . I romanzi sono la sua grande passione, in cui   collega la storia della medicina con le vicende umane   Una malattia devastante, un’erba misteriosa, un guaritore bulgaro e la regina d’Italia sono i quatt

Cancellare subito la legge #bossifini

Immagine
  Non è degna di un paese civile una legge che accusa di clandestinità i sopravvissuti di una tragedia e che accusa di complicità i soccorritori. Cancelliamo lo scandalo della legge Bossi-Fini Leggi l'articolo di Stefano Rodotà Il testo integrale della Legge Bossi-Fini Nobel a Lampedusa: firma l'appello dell'Espresso

L’Europa dice “Basta!”, il 4 ad Arquata, il 5 a Gavi, il 10 vorrebbero iniziare

Chi paga ora la Tav ? L’Europa fa “marameo” L’Europa ieri ha deciso. Per la prima volta non ci saranno risorse per le grandi infrastrutture mentre la priorità andrà a innovazione tecnologica, sostegno alle piccole e medie imprese, sviluppo sostenibile e sostegno all'occupazione. È un cambiamento di rotta, che impegna i finanziamenti comunitari in direzione opposta alle Tav inutili di casa nostra e lascia scoperto il governo italiano, che per un verso va tagliando la spesa pubblica anche nei settori più delicati, per l'altro ha deciso di fare della Tav in Val Susa e del Terzo Valico   un test del proprio "decisionismo" con i deboli e genuflessione con gli "amici degli amici". E pensare che il "tunnel geognostico " da fare in tutta fretta, superando ogni opposizione popolare, era stato motivato con la "necessità di non perdere i fondi europei"... Nessuna paura: non si può perdere quello che non c'è! Il probl

A PONTECURONE (Al)

Sala SOAMS Venerdì 11 ottobre ore 21 Proiezione del filmato NO TERZO VALICO Il documentario, girato gratuitamente da un gruppo di professionisti alessandrini, illustra le caratteristiche di questa opera delirante. Durata di 50 minuti con immagini lungo tutto il percorso e la presentazione delle varie problematiche. Interviste ai genovesi della Val Polcevera , alle maestre della scuola Sanguineti che dovrebbe essere eliminata (parco compreso), a rappresentanti della Val Lemme, di Arquata , ecc. Nel nostro territorio vengono intervistati Davide Bailo ( Novi-Pozzolo ), Daniela Cauli (Tortona) e Antonello Brunetti che sintetizza le vicende dal 1991 ad oggi. Un documentario chiaro, benfatto e da non perdere. Il tutto nell’ottica della difesa del Paesaggio come Bene comune

Ricorso al Tar contro il Terzo valico

Nel mirino il via libera anticipato ai lavori concesso dal ministero dell’Ambiente Giampiero Carbone VOLTAGGIO (Al) Mentre anche il 10 ottobre non sembra più essere la data dell’inizio lavori del Terzo valico dei Giovi, tra Genova e Tortona, come aveva invece annunciato il Cociv (il Consorzio di aziende guidato da Impregilo) ai sindaci nelle settimane scorse, l’associazione Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente (Afa) presenta un ricorso al Tar del Lazio. L’annuncio è stato dato l’altra sera a Gavi durante l’assemblea organizzata dal comitato No Terzo valico della Val Lemme al circolo parrocchiale. Oggetto del ricorso sarà la determina con la quale a luglio il ministero dell’Ambiente ha accolto la richiesta del Cociv di avviare in via anticipata (rispetto all’iter del progetto esecutivo, ancora da concludere) l’allestimento dei cantieri del primo lotto in Liguria e in Piemonte e, soprattutto, lo scavo nel «foro pilota» esistente a Voltaggio e del «pozzo» di Ar

Tav, indennizzi alle imprese il governo ritira il decreto

L’emendamento privo della copertura finanziaria Castelli (M5S): «La commissione ha sancito la sua incostituzionalità» Esposito (Pd): è umiliante gli imprenditori valsusini lasciati soli Maurizio Tropeano Torino I tempi per l’approvazione del decreto che riconosce alle imprese che hanno subito danni causati da azioni di sabotaggio per la loro partecipazione ai lavori del cantiere Tav di Chiomonte si allungano. La commissione bilancio della Camera dei Deputati ha ritirato l’emendamento che estende alle imprese valsusine la copertura assicurata alle aziende colpite da attentati mafiosi. Il governo lo ha ritirato ma per ripresentarlo in tempi brevi, collegato alla legge di stabilità, ma per vederlo approvato dovrà quantomeno trovare la risorse «perché la commissione Bilancio ha certificato la sua incostituzionalità per mancanza di copertura di bilancio e per l’indeterminatezza delle modalità di rimborso», spiega la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Laura Ca

Firma anche tu...

mentre ti scriviamo gli attivisti dell'Arctic Sunrise stanno ricevendo l'accusa formale di pirateria. Un'accusa terribile e ingiustificata, per la quale rischiano fino a 15 anni di carcere. Dalla scorsa settimana tutto l'equipaggio dell'Arctic Sunrise, compreso un attivista italiano - Cristian D'Alessandro, è detenuto sotto custodia cautelare in Russia dopo la protesta alla piattaforma Gazprom. Chiediamo il loro immediato rilascio, ma per farlo abbiamo bisogno anche del tuo aiuto : unisci la tua voce alle oltre 700.000 persone nel mondo che hanno già firmato. PIRATI: Per aver difeso in modo non violento l'Artico dalle trivellazioni petrolifere. Uomini e donne la cui unica colpa è avere una coscienza. Colpevoli di pacifismo. Firma e condividi l'appello : più siamo, più saremo ascoltati. Grazie, Greenpeace Italia