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Diritto acquisito

Il   diritto acquisito   è sacro solo per chi ha più diritti degli altri. Altrimenti può tranquillamente decadere. Per gli   esodati   il diritto acquisito c'era una volta, con tanto di impegni firmati dalle aziende e dallo Stato, e all'improvviso non c'era più. Per gli ex parlamentari che incassano il vitalizio, come Scalfari o Veltroni, il diritto acquisito è inamovibile " il partito me lo ha dato e guai a chi me lo tocca ". Chi doveva andare in pensione a 60 anni per diritto acquisito ci andrà a 68 anni, chi ha   tre pensioni   va alle Maldive a dicembre per diritto acquisito. Chi ha il diritto acquisito alla pensione minima però lo mantiene anche se muore di fame, e questo è democratico.   Amato   mantiene il diritto acquisito a 32.000 euro di pensione al mese, il minimo per un uomo della sua levatura craxiana. Chi viene licenziato per il fallimento dell'azienda perde quasi sempre il diritto acquisito alla liquidazione, i parlamentari di pdl

Il Cociv vuole “trasparenza”, “un confronto” e “spiegare …” alle popolazioni indigene

Leggo su Oggi cronaca di Tortona che il Cociv ha chiesto di incontrare il sindaco di Arquata sul tema Terzo Valico con lo scopo di “ avere un dialogo aperto e capire le motivazioni che hanno portato il primo cittadino a questa strenua opposizione ”. “La nostra intenzione – dicono all’ufficio stampa del Cociv – è quella di spiegare l’opera a tutti coloro che hanno dei dubbi in un confronto sereno alla ricerca della trasparenza. È vero, forse finora, il Cociv , specie in provincia di Alessandria non è stato molto presente per non dire assente, ma ci sono state delle difficoltà. L’ufficio comunicazioni esterne con una responsabile addetta stampa è stato istituito da pochissimo proprio con l’obiettivo di essere più trasparenti possibile con la popolazione e con tutti quei soggetti che per un motivo o per un altro saranno coinvolti nel progetto. Contiamo di iniziare da subito già nella giornata di mercoledì incontrando il sindaco di Arquata Scrivia che consideriamo

Lupi ed Ercoli …e noi saremmo terroristi criminali!

Con tutta la simpatia innata che provo per i lupi (quelli a quattro zampe), ritengo emblematico che ora ad occuparsi della TAV Genova - Tortona siano proprio due LUPI . Il primo, Walter Lupi, è quel signore che non sa nulla di progetti e impatti, che sorride sempre dicendo che poi vedrà, spiegherà, considererà … e poi nulla. Quel Walter nominato da Berlusconi anni fa come supervisore del Cociv e del Terzo Valico, di un’opera, oltre che inutile, pericolosa sia per la salute che per le infiltrazioni criminali. Quel Walter che è andato sotto processo due anni fa con l'accusa di essersi auto aggiudicato una casa di proprietà statale, trasformandola a spese dello Stato (300.000 euro) in una villa sul mare per le sue vacanze. L’altro Lupi è più accigliato, ma è anche lui un lacché di Berlusconi, è quel tal ministro Maurizio Lupi nominato di recente a capo delle infrastrutture e dei trasporti, ossia delle TAV (delle ferrovie tradizionali non gliene frega nient

No alla falconeria a Tortona (Al)

Domenica 5 Maggio a Tortona (AL) durante la Festa e Fiera di Santa Croce ci sarà uno spettacolo di falconeria con tanto di laboratori "didattici" per i più piccoli.   La pratica della falconeria, ammantata quasi sempre di un alone di sedicente “tradizione” e “storia”, in realtà non è altro che l’ennesima forma di sfruttamento di animali per fini economici. Qui stiamo parlando di animali, in questo caso uccelli protetti (rapaci), che vengono allevati, addestrati e fatti vivere in prigionia, ai quali viene del tutto negata la possibilità di decidere del proprio destino, che in definitiva vengono privati della libertà, ai quali viene permesso di volare e cacciare a comando, mentre la maggior parte del tempo restano incatenati e con gli occhi bendati. RICORDIAMO A TUTTI che dietro la Falconeria c'è un grosso commercio di rapaci nati in cattività ma che derivano da uccelli predatori selvatici, considerati particolarmente protetti dalla legge italiana L.157/92 ed

Per un altro futuro: pensare con i piedi

Quella che stiamo vivendo è una crisi di sistema. Ora, le crisi non andrebbero mai sprecate perché obbligano a ripensare approcci, logiche, finalità. Infatti non si tratta di aggiustare qualche ingranaggio per far tornare a funzionare la macchina. È la macchina che va ripensata e ricostruita.  Per farlo occorre spezzare la gabbia che imprigiona il pensiero: perché per fare cose diverse bisogna pensare diversamente. E per pensare diversamente, per contrastare questo presente e darci un altro futuro, ripartiamo dai piedi: di chi cammina e di chi va in bicicletta. Continua qui

L'assemblea di Rivalta e la marcia di Novi

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Mentre quelli del Cociv continuano con le loro trivelle qua e là sul territorio ligure, disboscano, accennano ad allestire cantieri e dalla signora Moratoria non arriva alcun segno di vita, alcune  piccole considerazioni sulla marcia di Novi, buttate lì solo come contributo di idee, senza alcuna pretesa di proporre una linea. - Un tempaccio disastroso, ma il dato di fatto su cui occorre ragionare è il leggero calo di partecipazione rispetto alla marcia di Arquata, mentre tutto lasciava supporre che  fosse in corso una forte crescita di adesioni. - L'intervento di Perino è un po' in contrasto con la linea dei nostri comitati, ognuno con le sue caratteristiche o strategie, ma certamente uniti dal presupposto che mai, come movimenti, si deve reggere la coda a una forza partitica, per quanto a noi vicina. Perino ha sbagliato, nulla di grave, ha mille meriti, ma a mio avviso la cosa non s'ha da ripetere. -  Buono il risalto dato dai giornali alla marcia; ma occo

Tutto pronto per la manifestazione contro il Terzo Valico

E' primavera ed è tempo di tornare in piazza. Lo dicono gli organizzatori della manifestazione 'No Tav' in programma questo sabato a Novi Ligure. Dalle 14, in piazza XX settembre, partirà il corteo che raggiungerà Pozzolo Formigaro. Nessuna previsione sul numero di partecipanti ma solo l'intenzione di 'fare meglio delle volte precedenti'. "Andiamo in piazza per contrastare un'opera inutile, devastante e costosa. E' inutile perché le merci che dicono di voler trasportare non ci sono e, se anche ci fossero, le linee presenti, ammodernate, sarebbero più che sufficienti. E' costosa perché 6,2 miliardi di euro sono troppi soprattutto a fronte dello smantellamento del welfare del trasporto locale. Infine è pericolosa per l'impatto devastante di un cantiere". Il popolo No Tav non accetta compromessi e ha chiarito come l'opera non debba essere fatta. "Noi siamo contro il terzo Valico e contro una moratoria, avanzata recen