Ma non l’hanno ancora capita?
Ma che razza di
classe dirigente abbiamo in Italia?
Fassino e Doria
ieri hanno chiesto di inserire nella progettualità ferroviaria l’Alta Velocità
fra Torino e Genova, utilizzando il Terzo Valico. Naturalmente il viceministro
Nencini “titolare dei trasporti”, o meglio ancora del partito del cemento e dei
tondini, si accoda entusiasta.
Si inneggia al
corridoio merci fra Genova e Rotterdam di cui non frega un’acca a nessuno
eccetto a chi ci guadagnerà un sacco di soldi costruendo e intascando. Si chiede
di immettere treni ad altissima velocità nel tunnel di cinquanta chilometri del
Terzo Valico.
Ma dove hanno
la testa costoro?
É dal 1994 che,
ministro Burlando, si è capito che da nessuna parte del mondo è possibile far
coesistere sugli stessi binari il trasporto merci pesanti e l’Alta velocità e
solo qualche tarlucchetto un po’ gnorantotto (tipo Lupi, Nencini, Scajola,
Grillo Luigi, Berneschi) tira o tirava in ballo Rotterdam per le merci e la
supervelocità passeggeri tra Milano e Genova.
Ora arrivano
‘sti due, forse appoggiati da forze politiche che hanno la spudoratezza di
dichiararsi
eredi di Berlinguer e che nello stesso tempo si sono già dimenticate da quanto
tutti sanno: che mai in Italia c’è stata una truffa così colossale e un contorno
così putrido come quello attorniante l’alta velocità nel 1991 - 2015.
Con i soldi di
tutti noi e con un servizio per i pendolari sempre più disastrato.
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