Un migliaio ad Alessandria per dire no alle cave del Terzo valico

Per circa tre ore i manifestanti hanno protestato davanti al Comune di Alessandria (chieste le dimissioni del sindaco Rossa) e corteo in centro


Un migliaio di persone, secondo gli organizzatori, hanno manifestato ieri in città per dire no alle cave da utilizzare per il Terzo valico nel territorio del Comune di Alessandria. Per la Digos invece a manifestare in Alessandria sono stati in 350. Ma al di là della guerra dei numeri, per la prima volta la protesta anti Tav ha varcato i confini del Novese ed ha raggiunto il capoluogo.

“Per essere la prima volta, possiamo essere soddisfatti - dicono gli organizzatori -: ancora Alessandria non si rende conto del pericolo che corre”. Puntuali alle 15 i manifestanti (tante famiglie, con gli esponenti dei vari Comitati) si sono radunati sotto Palazzo Rosso. Musica a tutto volume (soprattutto Nomadi) e poi slogan contro le istituzioni locali.

Poi la partenza del corteo che ha attraversato le principali vie di Alessandria e ha raccolto lungo la strada (secondo gli organizzatori) «la solidarietà di molti alessandrini». Passaggio anche davanti al tribunale ed infine ritorno davanti al municipio di Alessandria dove sono state chieste a gran voce le dimissioni del sindaco Rita Rossa. Conclusione tradizionale di ogni manifestazione dei No Terzo valico, la canzone “Bella Ciao”. 

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