Terzo valico, esposti alla Procura su due cantieri

Nel mirino le aree di Castagnola e dell’ex cava Cementir

Nell’ex cava Cementir vengono portati i detriti dello scavo del tunnel di servizio

I lavori del Terzo valico, il maxitunnel ferroviario fra Liguria e Piemonte, tornano nuovamente all’attenzione della Procura della Repubblica. L’associazione Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente (Afa) e Legambiente Vallemme hanno inviato ai magistrati un nuovo esposto per gli interventi in corso nel cantiere Castagnola (Fraconalto) e nell’ex cava Cementir (Voltaggio), situati entrambi in provincia di Alessandria.

A Fraconalto le aziende incaricate dal consorzio Cociv scavano da fine giugno e gli enti locali sostengono di essere venuti a conoscenza di tale attività solo dopo le segnalazione dei residenti e delle associazioni. Su Castagnola, dove si scava una delle gallerie di servizio del tunnel di valico (previsto nel secondo lotto), l’assessore provinciale all’Ambiente, Lino Rava, ha scritto che l’avvio degli scavi senza comunicazione agli enti locali non ha permesso all’Arpa di effettuare i suoi controlli sulla presenza di amianto e i residenti delle località vicine al cantiere, alcune già in Liguria, sono sul piede di guerra.

Rispetto ai lavori nell’ex cava Cementir (dove è in corso l’abbancamento di 1,3 milioni di metri cubi di smarino scavato nel vicino cantiere Val Lemme) la questione riguarda la presunta assenza della valutazione di incidenza ambientale. 

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