MA BRAVO, BALDUZZI!
Ricevo
da Stefania Pezzan di Arquata e giro
Nel silenzio quasi totale sta per essere approvata anche
alla Camera la legge che consentirà ai cementifici di bruciare
rifiuti senza
particolari autorizzazioni, anche a ridosso dei centri abitati.
Il testo, approvato dal Consiglio dei
ministri nell'ottobre del 2012, dopo un primo passaggio al Senato, il
giorno 11 febbraio potrebbe essere approvato. Sarà un'autorizzazione quasi
automatica ad emettere diossina in quantità di gran
lunga superiore a quella degli inceneritori e con tecnologie del tutto
inadeguate a garantire la salute dei cittadini.
Il CDR non viene più
considerato rifiuto, cambia nome, diventa CSS, combustibile
solido secondario, cioè una fonte energetica alternativa, con
tanto di contributo da inserire nelle nostre bollette della luce.
Venerdì sera, 1° febbraio, a Novi è stato chiesto conto
al ministro Renato Balduzzi di tale legge. Era da noi
per il suo giro elettorale lista Monti. Gli è stato chiesto anche cosa pensa e
cosa fa in merito alla questione “Amianto Terzo
valico”, ma ha finto di non ricordarsi né di una né dell’altra cosa.
Bello per un ministro della salute in una delle zone più
inquinate d’Italia !!!
Forse si vergognava delle proposte del suo compare
Clini?
A questo punto è intervenuto
un'esponente del Comitato di Campora e c'è stato un
grande interessamento all'argomento da parte del pubblico
incredulo.
La
Cementir di Arquata usufruirà immediatamente di questa possibilità,
nonostante il vecchio forno ristrutturato dia già molti problemi a chi abita in
prossimità dello stabilimento. Ma la diossina non si
ferma nei confini territoriali. Sono oltre 50 i
cementifici in Italia e le conseguenze di questa legge per la salute della
gente rischiano di essere disastrose.
Stefania
ricorda anche che il sindaco di Arquata aveva inviato
una lettera al ministro Balduzzi chiedendo un incontro
o almeno notizie sul rischio amianto Terzo Valico (in alcuni sondaggi, come
attesta l’Arpa di Alessandria, sono state rilevate presenze di 2 etti di amianto ogni chilo di roccia, quando il tetto
massimo dovrebbe essere di 0,01 grammi al
chilo).
Nella lettera il
sindaco Spineto scrive che “la battaglia contro
l'amianto non si chiude con una sentenza, sia pure una sentenza esemplare, ma
continua nell'attività amministrativa e nell'impegno delle istituzioni e dei
cittadini. La lotta all'amianto deve continuare
per rendere il lavoro più sicuro ma anche per garantire protezione alla
popolazione, perché ancora oggi conviviamo con numerosi materiali che contengono
amianto''.
La
lettera prosegue con la segnalazione della questione Terzo Valico.
Il ministro
Balduzzi, che da allora ha portato avanti importanti
progetti legati all’amianto e
che si occupa
costantemente di Casale Monferrato, dove i danni sono già stati
fatti,
non
ha mai dato risposta alla lettera.
Una
riflessione aggiuntiva va subito fatta: ma allora, quando ci parlano di impianti a biomasse o cose del genere, assicurandoci che
non diventeranno mai inceneritori di rifiuti, ci prendono per quel
posto!
In
questo caso, con una leggina infilata in silenzio nella baraonda elettorale, si
consente addirittura a cementifici, ossia ad impianti
assolutamente non attrezzati alla tutela della salute, di bruciare
immondizia.
A
quando la legge ad hoc per gli inceneritori a biomasse, tipo CASEI GEROLA???
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