Elezioni e Terzo Valico
Cari
amici,
sono Antonello Brunetti e ci conosciamo
da tempo.
Ho ritenuto opportuno inviarvi questo breve messaggio
poiché sono convinto che con le prossime elezioni ci sarà forse la possibilità
di invertire la logica delle grandi opere, del consumo dissennato di territorio,
di una gestione politica fuori dal controllo dei cittadini e tutta in mano ai
grossi gruppi imprenditoriali e bancari con i tanti lacchè che si sono
intrufolati nei partiti.
So benissimo che alcuni hanno deciso di non votare per
non essere in contrasto con le proprie motivazioni movimentistiche (e capisco e
rispetto questa posizione). Altri si indignano se uno
cerca di spiegare (senza alcuna prevaricazione) perché dà un determinato voto (e
qui ho qualche difficoltà a capire).
Nel mio caso prendo spunto solo (ma ce ne sarebbero
decine e decine) da un aspetto: TAV e Terzo
Valico.
Ho dato un’occhiata alle liste
e ho trovato qualche nome di personaggi che conosco e che
stimo.
Purtroppo il porcello calderoniano ci impedisce di dare preferenze a
persone.
Detto questo vi segnalo solo
che, a mio avviso, queste persone ci darebbero una grossa mano se ci potessero
rappresentare a livello nazionale.
Nella lista Rivoluzione civile sono candidati a livello piemontese Nilo
Durbiano uno dei simboli della lotta in
Val di Susa e Carla
Nespolo presidente dell’Istituto storico della Resistenza di
Alessandria. A livello ligure il caro amico Davide
Ghiglione sempre presente nella
battaglia NO Terzo Valico e No Gronda.
Il Movimento
5 stelle è nettamente schierato
contro il Terzo Valico e contro le grandi opere mangiatutto. Proprio oggi il
nano, tra una barzelletta scema e l’altra, dinanzi alla Coldiretti, ha
dichiarato di aver “scoperto” che tutti i candidati M5stelle sono NO TAV.
Finalmente ha detto una cosa che corrisponde al vero!
Per quanto mi riguarda conosco
solo due di questi candidati, in Piemonte, Scibona
Marco che partecipò un paio di volte alle nostre riunioni e Gallo
Fabrizio
del Comitato di Novi Ligure.
Molto più sfumata la posizione di SEL,
che ad esempio a Genova non ha votato contro il Terzo Valico. Vi sono, però due
candidate il Piemonte e in Lombardia di tutto rispetto e che in passato sono
state presenti a nostre assemblee e ci hanno dato una mano. Mi riferisco a Monica
Frassoni, che, in
qualità di vice presidente dei Verdi al Parlamento europeo, fu tramite di
nostre denunce alla U.E. Infine Vanda Bonardo, candidata in Piemonte, e
sempre stata presente in Val Lemme in qualità di
segretaria di Legambiente.
Nel PD c’è il vuoto e ho notato che il famigerato
Stefano Esposito, che i valsusini conoscono bene, pur
essendo stato trombato alle primarie, è stato collocato in una posizione che
probabilmente gli consentirà di essere eletto al Senato. Quel PD che ha espulso
tutti i suoi iscritti, in particolare i sindaci, che in Val di Susa si battono per difendere la loro vita dalle brutture derivanti
da strane interpretazioni della “crescita” e dello “sviluppo economico”. Se vi
capita andatevi a leggere il penultimo capitolo del bel
libro di Concita De Gregorio “Io vi
maledico”.
Ho concluso e vi ricordo che
proprio tre giorni fa il Cociv ha presentato il
progetto esecutivo per il primo lotto, un progetto redatto su dischetti
illeggibili e totalmente privo di dati sulla presenza amianto e con tempistiche
ravvicinate per bruciare sul tempo le opposizione che stanno montando. Si vuole quindi far partire un
progetto faraonico aggirando la discussione sull’inevitabile impatto ambientale,
in ragione della folle logica dei lotti costruttivi non funzionali, che
consentono al costruttore di dilazionare anche le fasi di progettazione. Quindi il progetto nella sua interezza lo vedrete ad opera
finita. Bei tempi quelli in cui prima si facevano i progetti e dopo si mettevano
in pratica. Comunque vada dal punto di vista economico, alle popolazioni
coinvolte da Genova a Tortona pende sulla testa un
progetto le cui conseguenze ambientali continuano ad essere totalmente
sottovalutate.
Sono convinto che è
fondamentale la presa di coscienza da parte di tutti che la salute, la
memoria storica, il paesaggio, il territorio in cui viviamo vengano prima degli
interessi di consorterie di predoni. Quindi ecco la
priorità delle marce, delle assemblee, dell’azione antiespropri!
Se finalmente anche in Parlamento venisse fuori una opposizione forte e ben motivata, beh, non sarebbe, a mio
avviso pessima cosa!
Chiedo scusa, ho solo detto la mia senza alcuna pretesa
di avere la verità in mano e di imporla.
Ciao
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