Alcune considerazioni in vista del convegno del 7 febbraio Castelnuovo Scrivia (Al) - sala "Gennaro Pessini" ore 21,15

- Anzitutto due piccole cose, forse di scarso rilievo, ma che vanno tenute in debito conto.
 Da alcuni giorni si sente una forte puzza che avvolge Castelnuovo, un odore simile a quello 
che sentiamo quando ci passa accanto un camion carico di spazzatura appena raccolta 
e pressata. L'area era vasta e chiaramente la fonte si trova fra Tortona e Castelnuovo 
visto che il puzzo era più forte quando il vento soffia da sud. Quale la causa?
- Ho avuto modo di notare che ci sono ancora persone che lasciano l'auto
con il motore acceso per fare commissioni: una buona multa non ci starebbe bene?
- Veniamo ad aspetti ben più seri: nel giro di una settimana ho saputo
di due conoscenti sui sessant'anni morire per tumori e di altre tre che
sono negli stadi finali. Non mi si venga a dire che tutto ciò è normale, 
non ci credo per nulla.
- Matteo Bandello scriveva 500 anni fa "La terra mia era posta a la foce
ove Schirmia scarca le sue per l'ordinario limpidissime acque nel re dei
fiumi". "L'aria era tanto temperata, del che fanno fede amplissima i
molti uomini vecchi che vi si truovano e la sanità che di continuo vi
persevera; per ciò che molto di rado suole avvenire che straordinarie
infermità vi regnino".
Perchè queste infermità? L'aria non era più la stessa, e nella
Scrivia e nelle falde era finito di tutto.
- Mi si potrebbe dire che dappertutto era così, ma non era vero: qui
era tutto un proliferare di impianti che sputano fumi, sul territorio o
tutt'intorno (si pensi ad esempio a Sannazzaro) e questo perchè, 
essendo terra di confine, era più facile ottenere permessi, perchè 
due autostrade, con relativa ramificazione,  favoriscono traffici 
lucrosi (oltre a produrre un gran quantitativo di polveri sottili). 
Inoltre questa era un'area particolarmente ricca di acque 
(apparentemente per favorire una agricoltura di alto livello) in cui far
sparire scarichi dolosi come avvenuto di frequente in passato.
CHE FARE? Una linea unitaria di tutti i Comuni a difesa del territorio e della 
salute, sia nei piccoli provvedimenti e nei controlli che nell'esame di
qualsiasi proposta che spesso sotto veli vaporosi e allettanti nasconde 
il profitto di pochi e danni irreversibili al mondo in cui tutti noi
viviamo.
Il nostro obiettivo deve essere
- a - il rilancio dell'agricoltura e dell'artigianato,
- b - la difesa del territorio,
- c - vivibilità in armonia con la natura di cui facciamo parte.
Il ragionamento che segue riguarda nel dettaglio una situazione 
specifica, quella della Bassa Valle Scrivia, ma varrebbe in generale 
per qualsiasi altra parte del territorio nazionale. Ci parlano di 
crescita e di lavoro e ci riempiono di colate di calcestruzzo, di
asfalto, di inquinamento, di opere inutili e costosissime pagate dallo 
Stato e quindi da noi tutti. Cosa riceviamo in cambio? Servizi migliori,
 scuole-ospedali-ferrovie più efficienti?
Rilancio dell'artigianato, di una agricoltura presidio della natura?
Posti di lavoro qualificati e duraturi per una vita?
Tutela del territorio e prevenzione ambientale?
Lotta allo sperpero, al consumismo, allo spreco alla corruzione e 
rilancio di uno sviluppo e di una gestione intelligente ed efficiente?
Aiuto alla piccola impresa per accompagnarla verso l'uscita dalla crisi?
Avvio di imponenti iniziative di rilancio di settori importanti, ad
esempio l'isolamento termico di tutti gli edifici il che favorirebbe 
oltre all'edilizia, decine di professioni e abbatterebbe consumi
energetici spaventosi; o sistematici interventi per recuperare e 
migliorare il più grande patrimonio che abbiamo, ossia le bellezze 
artistiche, monumentali e paesaggistiche? 
La messa in sicurezza del territorio, degli edifici pubblici (ad esempio
a Castelnuovo l'aula magna delle scuole medie era inagibile da anni)?
Nient'affatto! Solo precarietà, senso di sconforto, peggioramento 
netto del senso comunitario, della solidarietà, territori sempre più 
invivibili, totale predominanza degli interessi dei potentati economici, 
spesso collusi con politicanti (non ho detto politici che era ben altra 
cosa) e associazioni illegali. Un esempio per tutti: un politicante vogherese 
avrebbe dichiarato che la centrale biomasse di Casei era cosa buonissima 
poichè, con l'inceneritore di Casei Gerola, Voghera risparmierà e ciò per il 
fatto che non dovrà più portare i suoi rifiuti (mi hanno detto che 
ora non fanno la raccolta differenziata) all'inceneritore di Parona, ma 
nella più vicina Casei. Concludiamo con la riunione che avverrà questa sera: 
sarebbe già unbel risultato che da parte dei Comuni emerga l'intenzione di
abbandonare ogni campanilismo e si decida di redigere un protocollo d'intesa sulla 
salvaguardia collettiva del nostro territorio e della salute dei cittadini.
Poi un passo successivo per l'appoggio alle attività e competenze sue 
specifiche e, perchè no, anche per una unitaria proposta 
turistico-culturale viste la ricchezza di storia, di opere d'arte, di 
paesaggi fluviali, di prodotti tipici sia artigianali che gastronomici.
Insomma basta col piangersi addosso con la litania "non ci sono soldi!",
si può incidere a fondo anche con la sola volontà di fare, 
capacità di programmare e unità di intenti.

Commenti

Post popolari in questo blog

I benefici del camminare: corpo, mente e spirito