Fermare il Terzo Valico

è come voler bloccare una locomotiva con una mano; ma tante mani a volte possono bloccare una locomotiva”   - Giorgio Scerbanenco

APPUNTAMENTI
- Giovedì 29 Agosto, ore 21:00, Castelceriolo (Al), Cinema Teatro Macallè, “Pericolo amianto alla Fraschetta fra Spinetta, Cascina Grossa e Castelceriolo
- Sabato 31 Agosto e Domenica 01 Settembre, “Per la nostra terra” Festa No Tav Terzo Valico a Novi Ligure (Al) al Parco Aurora dalle ore 18 in poi

Da IL FATTO QUOTIDIANO di sabato 24 agosto

Alta Velocità, conto alla rovescia per il Terzo Valico, ma il tracciato è pieno di amianto

“A settembre dovrebbero iniziare i lavori di scavo per il terzo valico, una nuova connessione ferroviaria dal porto di Genova al basso Piemonte. Studiato all’inizio degli anni ‘90 il terzo valico avrebbe dovuto essere la prima parte della tratta Genova-Rotterdam,ora passata in secondo piano nei progetti europei, e avrebbe dovuto far fronte all’aumento delle merci che sarebbero circolate al porto di Genova. “Al momento, secondo i dati dell’autorità portuale, siamo a meno della metà delle merci rispetto alle previsioni fatte 20 anni fa” spiega Davide Bailo, attivista NoTav terzo valico. La nuova linea, composta da diverse gallerie e da nuovi binari, avrà un costo di 6.2 miliardi di euro, poco meno di quanto il governo ha previsto di spendere per la Torino-Lione, i cui costi sono superiori, ma vengono suddivisi con Francia e UE.
“La spesa per il terzo valico sarà nettamente superiore a quanto preventivato” a parlare è Francesco De Milato, ingegnere e convinto NoTav infatti quest’area c’è una grossa presenza di amianto, anche il 25% in alcuni campioni, ma i progettisti hanno fatto finta di nulla. Iniziando a lavorare dovranno rivedere le tecniche di scavo, facendo così lievitare i costi. Intanto anche i comitati locali sono sul piede di guerra. A Pozzolo Formigaro verranno scavate 3 cave. Si prenderanno la ghiaia per costruire le gallerie,  racconta Agostino Pronesti,  e ci porteranno in cambio lo smarino (il materiale prodotto dallo scavo) che conterrà amianto. Lo vogliono sotterrare qui vicino alle case, così non solo lo respireremo durante il trasporto, ma lo avremo anche sotto i piedi. Siamo a pochi chilometri da Casale Monferrato per non conoscere i danni che provoca questo minerale”
di Cosimo Caridi

ANCORA UNA COTATA!
Tav si faccia con tempi certi e basta parole

“Sappiamo tutti che da noi quando si parla di opere pubbliche non c’è mai l’abitudine a spiegare bene il perché si facciano.
A questo proposito, segnalo, come Presidente della Regione, di essermi già attivato per coinvolgere da subito i sindaci e le popolazioni interessate al Terzo valico.
Detto questo, sulla Tav, meno si parla per fare dibattito e meglio è. Il tracciato è stato rivisto, l’Osservatorio ha fatto migliaia di riunioni. Adesso basta! L’opera va fatta nei tempi più brevi possibili.
Queste le parole del Governatore della Regione Piemonte, Roberto Cota. … Rileggetele bene!
Questo presidente fasullo, eletto per pochi voti tramite una lista che non aveva i requisiti, prima dice una cosa giusta criticando l’imbroglio delle opere decise fra pochi; poi si autoelogia sostenendo che lui è il maximo rappresentante della democrazia; infine conclude incredibilmente con un Basta con i confronti e con gli incontri. Abbiamo deciso e quindi l’opera si faccia senza tante storie!
Una crisi di astinenza ? Una forte trauma affettivo ? Troppi leccaculo intorno ? Non so, certo è che costui mi sembra un po’ fuori di testa nei suoi “ragionamenti”.
Beh, del resto proprio ieri il suo capo, certo Bossi, ha sostenuto che il Colosseo va abbattuto, il che mi ricorda l’affermazione di un bidello della scuola in cui lavoravo nel 1986 il quale, a fronte dei miei immani sforzi di salvare la torre civica di Castelnuovo prossima al crollo, mi disse che era meglio buttarla giù e vendere i mattoni antichi.
Scusate la divagazione e torniamo a Cota che, oltretutto è anche un contaballe. Dove si è attivato per coinvolgere sindaci e popolazioni? Non certo nel 1992 quando aveva 23 anni e si occupava di ben altro; non certo negli anni successivi. Si è improvvisamente svegliato solo qualche mese fa e ha attestato la sua profonda conoscenza dell’opera sostenendo che il valico sotto il TURCHINO (?) s’aveva da fare. Infine due mesi fa ha convocato presso la pretura di Alessandria un po’ di sindaci per calare su di loro il Verbo: l’opera deve partire, i cantieri devono essere allestiti, lo scavo deve iniziare. Vedremo poi se, per caso, ci sarà qualche problemino di viabilità, di vivibilità, di amianto e allora chiederemo le compensazioni e le aree per la logistica.
Questo è quanto ha prodotto, secondo la sempre sorprendente fantasia del buon Roberto, il suo cercare di “coinvolgere sindaci e popolazioni”.
Intanto pare confermato (?) che a settembre si comincerà con i cantieri in Val Lemme e ad Arquata e lo smarino colmo di amianto verrebbe portato nel territorio fra Spinetta Cascinagrossa e Castelceriolo, poi alla cava Cementir e, infine, uscendo dal casello di Castelnuovo Scrivia, alla cava Dossi di Pontecurone.
Caro Roberto, prova una volta tanto a incontrarti con gli abitanti di queste zone e chiedi loro cosa ne pensano! Ti sorprenderai e scoprirai che ripetono all’unanimità lo slogan leghista “Il territorio è nostro e noi siamo padroni a casa nostra” e quindi … fuori dalle balle.
Ma vedrai che ce l’hanno anche con te, oltre che con il Cociv, la ndrangheta che gestirà i lavori, con chi vorrebbe sommergerci di amianto e di frottole sull’opera “indispensabile e strategica”.
Strategica col cavolo, vedi il flop della Torino- Milano con nessun treno merci e solo un decimo dei treni passeggeri previsti negli ingannevoli progetti. Vedi la Milano-Bologna ove, come attestato di recente, passano solo treni per pochi e nessuna merce. Quindi le merci continuano a viaggiare su gomma o sulle linee tradizionali con forti impatti sui paesi che attraversano e peggioramenti per le linee dedicate ai pendolari, linee sulle quali non si provvede quasi più ad una attenta manutenzione e tanto meno a migliorie.

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