LA RIUNIONE DEL 4 GENNAIO A CASTELNUOVO SCRIVIA sulla questione “Sesto Valico”
La riunione, indetta dall’AFA (Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente) presso la Sala Pessini di Cast. Scrivia, ha visto la partecipazione di 54 persone che rappresentavano associazioni e territori diversificati.
Territorio: Genova, Val Polcevera, Arquata, Serravalle, Novi, Tortona, Rivalta, Alessandria, Ovada, Casale, valli Curone e Borbera.
Associazioni: Movimenti 5 stelle, Rifondazione, Anarchici, Gruppi sociali, Liobertari, Valli Unite, Casa della Sinistra di Novi, Medicina democratica, Legambiente, WWF, AFA, movimenti ambientalisti zonali, associazioni a tutela dell’Appennino (tipo www.appennino4p.it), ecc.
Presenza esterna (assai garbata) dei carabinieri locali.
21,15- Relazione iniziale di Antonello Brunetti sulla situazione attuale questione SESTO Valico (dopo due Giovi, Voltri- Ovada e due alle spalle di Savona). Poi alcune proposte operative:
- Individuare un paio di sedi più “centrali” per le riunioni del gruppo di coordinamento , ad esempio a Novi o ad Arquata Scrivia;
- Segnalare su un foglio all’ingresso la propria disponibilità a far parte di questo coordinamento per collegare e rendere più incisive le azioni dei gruppi alessandrini e genovesi;
- Lasciamo perdere i ricorsi al TAR Lazio, tanto vengono snobbati e puntiamo sull’Europa, ad esempio tramite la Monica Frassoni che conosce perfettamente il problema;
- Colleghiamoci alle iniziative delle due associazioni Val di Susa e Idra di Firenze;
- Puntare a un collegamento con i pendolari la cui situazione è disastrosa. Tagli e rincari - a fronte di 6 miliardi per il Valico TAV;
- Ricordare a tutti che il feroce taglio sulle pensioni equivale esattamente ai 6 miliardi che verranno infilati nel buco del SESTO Valico.
21,30 - 23,10 - gli interventi, una quindicina, di cui riportiamo alcuni spunti
- Daniela Cauli informa di un fatto avvenuto in giornata: la consegna a 13 persone (di cui sette di Tortona e Novi) di un avviso di garanzia per un presidio non autorizzato davanti alla prefettura di Alessandria, il 28 giugno, giorno successivo allo sgombero del presidio della Maddalena in Val di Susa. Una sfilata di trenta persone con lo striscione storico contro il Terzo Valico. Si tratta di militanti di Rifondazione, dell’area anarchica, della comunità di san Benedetto e dell’AFA e dell’assessore ai trasporti di Ovada. Segnala la stranezza di un avviso di garanzia arrivato dopo sei mesi, proprio subito dopo la decisione governativa di avviare i lavori. Chiarissimo l’intento intimidatorio.
- Stefano Lenzi, Franco Casagrande, Flavio Speranza, Massimo Dalla Giovanna, Ennio Cirnigliaro, Alessandro Molinari, Tino Balduzzi, Ennio Cirnigliaro, Danilo Bottiroli e altri
intervengono entrando nel merito dell’assurdità, dell’inutilità e dello spreco connessi con questa opera, ma soprattutto su come muoversi nei mesi futuri visto che ormai i tempi si sono notevolmente ristretti dopo venti anni di progetti bocciati e riproposti. Molinari fa sapere che per inizio febbraio la Casa della sinistra di Novi organizza una serata sul tema.
Accordo con quanto proposto ad inizio riunione si sottolineano alcune linee da seguire:
- individuare un gruppo di coordinamento e un luogo in cui riunirsi
- riaggiornare una mail list che sarà utilissima al nuovo coordinamento per informare, per confrontarsi, per decidere e soprattutto per incontrarsi.
- cercare visibilità tramite i mass-media e i grandi opinionisti (Santoro, il Fatto quotidiano, Grillo, Travaglio)
- collegamento indispensabile con i pendolari tramite volantinaggi e assemblee
- decidere su come agire quando le ruspe entreranno in azione e partirà la raffica degli espropri
- organizzare riunioni nelle zone che saranno più penalizzate da nove anni di cantieri, ossia Genova-val Polcevera, Voltaggio-Gavi, Arquata-Serravalle e soprattutto Novi e Tortona;
- seguire bene la questione compensazioni ( i 30 denari di Giuda) ai Comuni e capire in quali discariche andrà a finire lo smarino.
SE FRA COLORO CHE NON HANNO POTUTO PARTECIPARE ALL’INCONTRO DEL 4, CI FOSSE QUALCUNO INTERESSATO A DARE UNA MANO, LO FACCIA SAPERE e così verrà invitato alla prossima riunione del Comitato coordinatore che attualmente vede una ventina di componenti.
In questa riunione sono emerse realtà vivaci che sinceramente non conoscevo, quali quella genovese, quella del M5S, dei difensori delle valli tortonesi, ecc. ecc.. In particolare vi segnalo un gruppo culturale-ambientale stupendo di cui potrete trovare notizia cercando su www.appennino4p.it.
Territorio: Genova, Val Polcevera, Arquata, Serravalle, Novi, Tortona, Rivalta, Alessandria, Ovada, Casale, valli Curone e Borbera.
Associazioni: Movimenti 5 stelle, Rifondazione, Anarchici, Gruppi sociali, Liobertari, Valli Unite, Casa della Sinistra di Novi, Medicina democratica, Legambiente, WWF, AFA, movimenti ambientalisti zonali, associazioni a tutela dell’Appennino (tipo www.appennino4p.it), ecc.
Presenza esterna (assai garbata) dei carabinieri locali.
21,15- Relazione iniziale di Antonello Brunetti sulla situazione attuale questione SESTO Valico (dopo due Giovi, Voltri- Ovada e due alle spalle di Savona). Poi alcune proposte operative:
- Individuare un paio di sedi più “centrali” per le riunioni del gruppo di coordinamento , ad esempio a Novi o ad Arquata Scrivia;
- Segnalare su un foglio all’ingresso la propria disponibilità a far parte di questo coordinamento per collegare e rendere più incisive le azioni dei gruppi alessandrini e genovesi;
- Lasciamo perdere i ricorsi al TAR Lazio, tanto vengono snobbati e puntiamo sull’Europa, ad esempio tramite la Monica Frassoni che conosce perfettamente il problema;
- Colleghiamoci alle iniziative delle due associazioni Val di Susa e Idra di Firenze;
- Puntare a un collegamento con i pendolari la cui situazione è disastrosa. Tagli e rincari - a fronte di 6 miliardi per il Valico TAV;
- Ricordare a tutti che il feroce taglio sulle pensioni equivale esattamente ai 6 miliardi che verranno infilati nel buco del SESTO Valico.
21,30 - 23,10 - gli interventi, una quindicina, di cui riportiamo alcuni spunti
- Daniela Cauli informa di un fatto avvenuto in giornata: la consegna a 13 persone (di cui sette di Tortona e Novi) di un avviso di garanzia per un presidio non autorizzato davanti alla prefettura di Alessandria, il 28 giugno, giorno successivo allo sgombero del presidio della Maddalena in Val di Susa. Una sfilata di trenta persone con lo striscione storico contro il Terzo Valico. Si tratta di militanti di Rifondazione, dell’area anarchica, della comunità di san Benedetto e dell’AFA e dell’assessore ai trasporti di Ovada. Segnala la stranezza di un avviso di garanzia arrivato dopo sei mesi, proprio subito dopo la decisione governativa di avviare i lavori. Chiarissimo l’intento intimidatorio.
- Stefano Lenzi, Franco Casagrande, Flavio Speranza, Massimo Dalla Giovanna, Ennio Cirnigliaro, Alessandro Molinari, Tino Balduzzi, Ennio Cirnigliaro, Danilo Bottiroli e altri
intervengono entrando nel merito dell’assurdità, dell’inutilità e dello spreco connessi con questa opera, ma soprattutto su come muoversi nei mesi futuri visto che ormai i tempi si sono notevolmente ristretti dopo venti anni di progetti bocciati e riproposti. Molinari fa sapere che per inizio febbraio la Casa della sinistra di Novi organizza una serata sul tema.
Accordo con quanto proposto ad inizio riunione si sottolineano alcune linee da seguire:
- individuare un gruppo di coordinamento e un luogo in cui riunirsi
- riaggiornare una mail list che sarà utilissima al nuovo coordinamento per informare, per confrontarsi, per decidere e soprattutto per incontrarsi.
- cercare visibilità tramite i mass-media e i grandi opinionisti (Santoro, il Fatto quotidiano, Grillo, Travaglio)
- collegamento indispensabile con i pendolari tramite volantinaggi e assemblee
- decidere su come agire quando le ruspe entreranno in azione e partirà la raffica degli espropri
- organizzare riunioni nelle zone che saranno più penalizzate da nove anni di cantieri, ossia Genova-val Polcevera, Voltaggio-Gavi, Arquata-Serravalle e soprattutto Novi e Tortona;
- seguire bene la questione compensazioni ( i 30 denari di Giuda) ai Comuni e capire in quali discariche andrà a finire lo smarino.
SE FRA COLORO CHE NON HANNO POTUTO PARTECIPARE ALL’INCONTRO DEL 4, CI FOSSE QUALCUNO INTERESSATO A DARE UNA MANO, LO FACCIA SAPERE e così verrà invitato alla prossima riunione del Comitato coordinatore che attualmente vede una ventina di componenti.
In questa riunione sono emerse realtà vivaci che sinceramente non conoscevo, quali quella genovese, quella del M5S, dei difensori delle valli tortonesi, ecc. ecc.. In particolare vi segnalo un gruppo culturale-ambientale stupendo di cui potrete trovare notizia cercando su www.appennino4p.it.
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