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Si voterà il 3 Giugno

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Referendum sulla caccia in Piemonte Torino, 23 febbraio 2012 IL 3 GIUGNO SI VOTERÀ PER IL REFERENDUM REGIONALE SULLA CACCIA La Giunta Regionale ha approvato un Decreto del suo Presidente, il quale, in ottemperanza a quanto imposto dal TAR del Piemonte, dà l’avvio alle procedure di indizione del referendum. Si conclude così una battaglia legale durata un quarto di secolo: sono infatti trascorsi 25 anni da quando vennero raccolte 60.000 firme di elettori piemontesi in calce alla richiesta di un referendum abrogativo di parte della legislazione regionale sulla caccia. Il quesito prevede - la riduzione delle specie cacciabili a quattro (cinghiale, lepre, minilepre e fagiano), il divieto di caccia la domenica e su terreno coperta da neve e la limitazione dei privilegi concessi alle aziende faunistico-venatorie, le ex riserve private di caccia. La Regione, in tutti questi anni, non ha mai consentito lo svolgimento del referendum, con motivazioni spesso pretestuose ed illegittime,

Due opinioni a confronto

Ma dove è andato Monti a cercarli questi sottosegretari? Ne ho già sentiti alcuni dire cose alla Brunetta o alla Matteoli. Ieri sera un altro. Certo Gianfranco Polillo, che non so da dove salti fuori, ha detto a Ballarò scemenze inaudite. Dopo un servizio sulle grandi opere assurde e inutili, costate dieci volte il previsto, mai finite e ora in disfacimento, tipo le Vele di Roma, questo “lucató” ha sostenuto che si esce dalla crisi solo con la crescita e lo sviluppo (le solite frasi!), ma purtroppo in questi due decenni una disgraziata pressione degli ambientalisti ha bloccato tutto. (???). Ma dove, ma quando? Ma chi ha governato in questi ultimi anni? Gli ambientalisti o quelli che si riempivano la bocca di leggi obiettivo, di TAV, di grandi eventi, di ponti immani, di grandi opere? Ma fosse vero che qualcuno è riuscito a fermare la cementificazione dei terreni agricoli e delle coste o lo sperpero di denaro di tutti per cercare di costruire (spesso senza manco riuscirci) c

TORTONA: Martedì si presenta il referendum regionale contro la caccia

Martedì 21 febbraio, alle ore 21.00, a Tortona, presso il Km0 in Corso Alessandria 141, avrà luogo la presentazione del referendum regionale sulla caccia. Nell’occasione si costituirà anche il comitato referendario del tortonese. “L’appuntamento referendario che questa primavera porterà gli abitanti del Piemonte ad esprimere un parere circa la limitazione dell’attività venatoria – dice Angela Spadafora, referente del comitato per tale zona – si sarebbe potuto evitare, con conseguente risparmio di denaro pubblico, se la Regione avesse accettato di modificare la normativa venatoria regionale secondo le richieste dei promotori del referendum stesso. Considerato l’ostruzionismo da parte di tutte le amministrazioni regionali per oltre 20 anni ed il comportamento dell’attuale, l’appuntamento in questione sarà, dunque, un’occasione importantissima per far sentire finalmente la propria voce. Diventa cosi fondamentale il sostegno e la partecipazione attiva delle associazioni, comi

VOGLIONO APRIRE I CANTIERI DEL TERZO VALICO: FERMIAMOLI!

E’ ormai dal lontano 1992 che si parla della realizzazione del terzo valico ferroviario, la linea ferroviaria Genova - Milano ad alta velocità (TAV), il cui costo complessivo ammonterà a 6 Miliardi e 200 Milioni di Euro. Soldi che verranno presi dalle tasche dei cittadini che quotidianamente vedono peggiorare le loro condizioni di vita a causa della crisi economica e sociale. Soldi che verranno sottratti al trasporto pubblico locale che versa ormai in condizioni disperate, come ben sanno i pendolari che ogni giorno si recano al lavoro o a scuola su convogli inadeguati per numero, affidabilità e condizioni igieniche. Soldi che serviranno per costruire un’opera inutile dai costi esorbitanti, utile esclusivamente ad arricchire le tasche di chi la costruirà e ad attirare gli appetiti della mafia e della ‘ndrangheta Inoltre il terzo valico significherà la devastazione ambientale della nostra terra: - una galleria di 39 Km all’interno dell’Appennino dove diversi studi han

Voltaggio, verifiche anti amianto sul Terzo valico

Voltaggio - La parola amianto non compare da nessuna parte nel documento votato dal consiglio comunale di Voltaggio mercoledì sera in cui si chiede a Cociv (il Consorzio temporaneo di società, che realizzerà il Terzo valico) di effettuare delle analisi sulle rocce interressate dagli scavi per la costruzione del tunnel. Eppure è la presenza dell’amianto, così come ha affermato l’assessore Lucio Prati, a preoccupare l’amministrazione voltaggina. «È un documento che chiede delle verifiche puntuali su tutto lo smarino» ha affermato il sindaco di Voltaggio, Lorenzo Repetto. « Cociv e Rfi dovranno mettere a disposizione il budget necessario per la realizzazione di un’accurata campagna di analisi ante-operam delle rocce e dei terreni che saranno interessati dal terzo valico in val Lemme . Ai comuni di Carrosio, Fraconalto e Voltaggio saranno lasciate la scelta dell’ente (università o istituo di ricerca) che dovrà eseguire i controlli. I comuni potranno avvalersi della consule

La linea Novi Ligure - Tortona è nata a doppio binario!!!

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Quella era l'unica tratta a doppio binario che univa Tortona a Genova!!! I tedeschi, durante la ritirata della seconda guerra mondiale, hanno distrutto le traversine e, da allora è stata ripristinata un'unica tratta solamente!!!. Perchè non si potenziano le CINQUE linee attuali invece di realizzare il SESTO VALICO??? Fonte

Ciao...

vi inoltro una mia lettera pubblicata sulla Provincia Pavese , ispirata dall'arroganza che, ancora una volta, chi ci governa ha dimostrato con le squallide "battute" degli ultimi giorni. Avrei voluto ricordare come alcuni anni fa, quella che si era permessa di deridere le difficoltà dei propri sudditi, in un Paese più civile del nostro, abbia sperimentato la ghigliottina. In quel Paese lì, da allora, chi governa sta ben attento a quello che dice ed in parte anche a quello che fa. Ciao, Chiara. SAN MARTINO Ho fatto un sogno ma la realtà è diversa n Ho fatto un sogno. Ho sognato che il Sig. Monti Mario un mattino si è svegliato nei panni di un padre di famiglia con mutuo e figli da crescere ed una lettera di licenziamento e così ha iniziato un estenuante percorso tra Centri per l’Impiego ed agenzie interinali alla ricerca del brivido di un nuovo posto di lavoro (non fisso, per carità!) per poi scoprire di essere troppo vecchio per un nuovo lavoro ma troppo giovane per a