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La Democrazia in pericolo...

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50mila morti. Milioni di rifugiati. La Democrazia in pericolo. Questi i possibili costi dell'invasione insensata dell'Ucraina da parte di Vladimir Putin. Gli sforzi per prevenire la guerra sono falliti, ora dobbiamo assolutamente porvi fine il prima possibile. Stanno uccidendo civili, perché Putin pensa che il mondo sia troppo diviso per rispondere. Dimostriamogli che si sbaglia, con un'enorme, urgente lettera aperta dai cittadini di tutto il mondo che chiedono ai loro governi di imporre sanzioni efficaci su Mosca. Firma  con un solo clic  e condividi ovunque per difendere la democrazia e per aiutare il popolo ucraino in questi giorni drammatici. Firma anche tu

Irlanda: 50 anni fa il Bloody Sunday, oggi marciano i parenti delle vittime

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Nel pomeriggio manifestazione per ricordare la strage del 1972 Oggi ricorre cinquantesimo anniversario del Bloody Sunday, la 'domenica di sangue', consumatasi il 30 gennaio del 1972, quando i paracadutisti britannici spararono su una manifestazione di protesta di civili disarmati a Derry, causando 14 vittime. Alle 16.45 nella città nordirlandese - che i britannici e gli unionisti chiamano Londonderry - si terrà una marcia pacifica alla quale parteciperanno i parenti delle vittime che ripercorreranno la stessa strada della manifestazione finita in tragedia 50 anni fa. Prevista anche la proiezione nella Guildhall Square di un videomessaggio inviato dal presidente irlandese Michael Higgins e un intervento dell'ex leader laburista britannico, Jeremy Corbyn. Il tema scelto per commemorare questo importante anniversario dal Bloody Sunday Trust, il fondo creato nel 1997 per sostenere le famiglie delle vittime, è 'One World, One Struggle', 'Un mondo, una lotta'. Con

Blastometro...

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NO all'ordinanza che impedisce il trekking!

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  Onorevole ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli,  Onorevole ministro della salute Roberto Speranza,  Scrivo relativamente all'ordinanza in merito al contenimento della peste suina che va a proibire di fatto qualunque attività escursionistica, sportiva o di altro genere in un territorio molto ampio nelle provincie di Alessandria, Savona e Genova.  Alcune considerazioni: È ragionevole supporre che la peste suina sia già ampliamente diffusa e che le carcasse note di animali contagiati non rappresentino che una piccola percentuale di quelli realmente infetti.  La via primaria di contagio avviene direttamente da animale malato ad animale sano e l'eventualità della trasmissione indiretta a opera dell'uomo (per aver pestato escrementi o residui organici, per esempio) rappresenta una possibilità molto remota e statisticamente insignificante, data la catena di eventi che dovrebbe verificarsi. Perché un escursionista diventi veicolo di contagio egli dovrebbe: pestare

Vogliamo una donna come Presidente della Repubblica

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  In questi giorni sentiamo continuamente parlare della  prossima elezione del nuovo Presidente della Repubblica Italiana . Si parla di candidati più o meno plausibili, adatti a ricoprire questo ruolo altamente rappresentativo della nostra Repubblica. Che cosa stona in tutti questi ragionamenti?  Il fatto che siano declinati solo al maschile. A nessuno e nessuna, purtroppo, è venuto in mente che il  successore del presidente Mattarella possa essere una donna , nonostante in Parlamento siedano donne più che preparate e adatte a ricoprire questo ruolo. Una cosa gravissima, che indica quanto la politica in Italia non riesca a stare al passo con il mondo. Che cosa direbbero le nostre 21 madri Costituenti? Non credo che questo fosse il Paese che avevano sognato, quando si misero al lavoro per renderlo più giusto ed equo. La Germania ha appena salutato una delle più importanti figure della sua Storia contemporanea, Angela Merkel; la Commissione Europea è guidata da Ursula von der Leyen; la P

Riapriamo la Strada del Vallone di Elva

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La  Strada del Vallone di Elva  (SP104 in provincia di Cuneo) collega il paese di Elva e le sue 22 frazioni, a 1637 metri di altitudine, con la strada principale della Valle Maira. Il Vallone ha delle pareti a picco, un "orrido" come è realisticamente chiamato "la Coumbo d’Elvo" e la strada che lo percorre necessita, ormai da anni, di una messa in sicurezza che ne permetta la riapertura al traffico. Gli abitanti del paese, per scendere a valle, sono obbligati a percorrere i 18 km della stretta, impervia e pericolosa SP335 anziché i 9 della SP104, così come i "margari" con le loro mandrie, che in primavera si spostano in montagna per l'alpeggio e in autunno ritornano a valle. Continua qui  

A Capodanno...

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