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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

È proprio necessaria un’altra centrale termica ?

VISTA LA SITUAZIONE DEL TORTONESE Da una relazione di   Daniele Bottiroli I dati sull'inquinamento atmosferico della città di Tortona continuano a essere allarmanti : nei primi due mesi del 2012 il limite stabilito dalla legge di 50 microgrammi di PM10 per metrocubo (media giornaliera) è stato superato ben 43 volte su 60 giorni. Questo significa che in soli due mesi il Comune ha già violato la legge (D.M. 2 aprile 2002 n. 60) che impone che il limite non sia superato per più di 35 giorni in un anno. Si deve inoltre sottolineare che nei mesi di gennaio e febbraio il limite di legge è stato superato per più del doppio consentito dalla legge per ben 17 volte, che il 17 febbraio il limite è stato superato del triplo e che, addirittura, il 18 febbraio la concentrazione media giornaliera di PM10 a Tortona è stata di 230 microgrammi per metro cubo! L'associazione Progetto Ambiente, da mesi, segnala la gravissima situazione dell'aria di Tortona. Innanzitutto s

Assemblea pubblica

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IL COMITATO “Per un futuro sostenibile” SI ALLARGA A MACCHIA D’OLIO

Domenica 18 marzo, festa di San Giuseppe, a Castelnuovo è stato allestito un gazebo con diffusione di volantini relativi alla centrale biomasse di Casei. Un migliaio i volantini prelevati e 168 le firme di cittadini che aderiscono al neonato Comitato costituitosi giovedì 15 marzo. Ciò che colpisce soprattutto è la enormità della centrale (quasi 50 megawatt), quando quelle a biogas già concesse sul territorio non superano i due megawatt) ed esistono opposizioni fortissime nell’Alessandrino per centrali termiche a potenza assai più modesta (tre rapidi cenni: Predosa un m.w. - assemblea popolare il 30 marzo); Voltaggio di 4 mw con ricorsi al TAR; due mw a Carrosio con forti opposizioni e appello rivolto al presidente Napolitano). Da Pavia si tenta il blitz e la Conferenza dei servizi è stata fissata in tempi strettissimi, ossia per venerdì 30 marzo Ecco il testo del volantino  CENTRALE A BIOMASSE DI CASEI GEROLA UN BRUCIATORE DI SORGO E VEGETALI ? NON RIGUA

UNA POLITICA DEI TRASPORTI SOSTENIBILE PER USCIRE DAL TUNNEL

di Monica Frassoni , Presidente del Partito Verde europeo, Anna Donati, Assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune di Napoli, Eva Lichtenberger , Deputata Europea Ricevo dall’amica Anna Donati 11 Marzo 2012 Uno degli argomenti più usati nella battaglia mediatica intorno al Tunnel di Base della Valsusa è che si è perso molto tempo a discutere dagli anni ’90 e soprattutto dal 2005 ad oggi, che tutte le mediazioni sono state fatte e adesso bisogna procedere decisi con un’opera utile e strategica che l’Europa ci chiede. A noi pare giusto che prima di fare un tunnel nelle Alpi di 57 km con una nuova linea ferroviaria, in una situazione di gravissima crisi economica e di tagli “per tutti ”, si discuta e si capisca se si sono davvero prese in considerazione tutte le opzioni possibili, se l’opera serva e se l’ordine di priorità stabilito sia quello giusto. Del resto, questa riflessione si sta riaprendo anche in Francia. Il problema, però è che la discussione che si è

Tav, la guerra dei due mondi

Ho notato che ultimamente sta venendo fuori sulla questione TAV, anche da parte di persone che stimo come Massimo Gramellini o la Litizzetto, questo atteggiamento: tutti faziosi da una parte e dall’altra; i dati scientifici vengono modificati a seconda di chi li sostiene; è ora di affidare ai tecnici il compito di chiarire. Ma non scherziamo!!! Il TAV è cosa ben precisa e non presenta affatto due facce contrastanti. Chi sostiene questo, anche in buona fede, sbaglia. Questi i dati incontestabili sul Terzo Valico emersi da una lunga serie di studi con tanto di documentazioni prodotti da un centinaio di docenti universitari, tecnici ed esperti in trasportistica, quali Ivan Cicconi, Zambrini,Tartaglia, Ballotta, Vittadini, Marco Ponti, Anna Donati, Stefano Lenzi. - I cinquantamila passeggeri al giorno risalenti al progetto del 1992 sono ora non più di tremila. - A supporto di quanto affermiamo basterebbe darsi un’occhiata indietro (cosa che i pro TAV non fanno mai) e ricordarci c

Don Gallo: “Io sto con i No Tav, sto con i partigiani della Valle!”

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«Io sto con chi protesta contro la Tav, sto con i ‘partigianì della Valle’ che hanno scelto la democrazia e la difesa della salute contro affari e cricche». Don Andrea Gallo, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto di Genova, sta dalla parte delle persone che «lottano per la verità contro un’opera inutile, pericolosa e disastrosa». «Da quelle parti c’è uno spirito di libertà – osserva il prete di strada – nelle catacombe del convento dei frati di Susa c’era la sede del comitato di Liberazione nazionale. Questa è una vera e propria resistenza per il futuro dell’ambiente e della democrazia». «In quella Valle hanno creato una rabbia, e non sarà facile farla rientrare», rimarca don Gallo. Che punta il dito contro chi condanna il Movimento, chiamando in causa Palazzo Chigi: «Perchè il governo non ascolta i veri comitati della Val di Susa? Come si fa a non sentire la voce del popolo e poi andare a Bruxelles a difendere questa cattedrale inutile dell’alta velocità?