APPELLO AL SINDACO BUCCI: VIA IL PATROCINIO DA EVENTI "STALKER SARAI TU"
APPELLO AL SINDACO BUCCI: RITIRI PATROCINIO AGLI EVENTI DI “STALKER SARAI TU”. UN AFFRONTO A TUTTE LE DONNE VITTIME DI VIOLENZA.
Caro sindaco, le scriviamo pubblicamente in merito ad alcuni “eventi”, in programma nella nostra Genova, organizzati da uno scrittore che ha un blog personale, con pagina Facebook omonima che si chiama “Stalker sarai tu".
Oltre a posizionarci in totale contrapposizione con i contenuti del blog in questione, che siamo certe andrà a verificare, non siamo qui a chiedere “il bavaglio”, come l’egregio scrittore già denuncia a seguito di numerose espressioni di dissenso e indignazione che gli stanno arrivando da parte di tante persone, ma a chiedere che gli eventi da lui organizzati non siano “sostenuti” con il patrocinio FINANZIARIO del Municipio Genova Levante e che venga conseguentemente tolto il logo del Comune di Genova dalle locandine promozionali degli eventi in calendario.
Chiediamo a gran voce che il Municipio Levante, né altri municipi del Comune di Genova, utilizzino i soldi dei cittadini o l’immagine del nostro Comune per eventi come quello che si terrà il 20 settembre dal titolo “Aperitivo con lo stalker – come incastrare un uomo (a norma di legge)”. Come non accettiamo che la stessa operazione si replichi per l’evento che si terrà il 4 ottobre, “Se il gender incombe sulla scuola”, organizzato dallo stesso signore, durante il quale una giurista scrittrice “intratterrà” i partecipanti con una conferenza intitolata “Malascuola – Gender: il sistema per manipolare i nostri figli”.
Ecco, ci rivolgiamo proprio a lei, sindaco, che dice di non amare gli eventi “divisivi”, e lo facciamo per evitare che si ripresenti una simile situazione per altri eventi futuri di simile indirizzo.
Noi cittadini non abbiamo bisogno di iniziative che mettano gli uomini contro le donne o viceversa, ma di lavorare insieme per sviluppare una società dove i diritti siano equi. Questa è una battaglia civile che dovrebbe coinvolgerci tutti. Il linguaggio di astio e di acredine nei confronti delle donne, anche in relazione ai continui femminicidi, l'ultimo in ordine di tempo quello di Elisa Pomarelli, una ragazza di soli ventotto anni, non dovrebbe trovare spazio di amplificazione grazie anche alle Istituzioni cittadine. A nome quindi di tante donne e tanti uomini genovesi, che siamo certe di rappresentare, rinnoviamo a lei, Sindaco di Genova, la richiesta di dissociarsi nei fatti (togliendo quindi il patrocinio agli eventi promossi) ed esprimersi pubblicamente in merito a quanto accaduto.
Continua qui (firma la petizione)
«Ma quale gigante buono? Quale raptus? Basta superficialità sui femminicidi»
Omicidio Elisa Pomarelli, le amiche lanciano una raccolta fondi per la famiglia
Caro sindaco, le scriviamo pubblicamente in merito ad alcuni “eventi”, in programma nella nostra Genova, organizzati da uno scrittore che ha un blog personale, con pagina Facebook omonima che si chiama “Stalker sarai tu".
Oltre a posizionarci in totale contrapposizione con i contenuti del blog in questione, che siamo certe andrà a verificare, non siamo qui a chiedere “il bavaglio”, come l’egregio scrittore già denuncia a seguito di numerose espressioni di dissenso e indignazione che gli stanno arrivando da parte di tante persone, ma a chiedere che gli eventi da lui organizzati non siano “sostenuti” con il patrocinio FINANZIARIO del Municipio Genova Levante e che venga conseguentemente tolto il logo del Comune di Genova dalle locandine promozionali degli eventi in calendario.
Chiediamo a gran voce che il Municipio Levante, né altri municipi del Comune di Genova, utilizzino i soldi dei cittadini o l’immagine del nostro Comune per eventi come quello che si terrà il 20 settembre dal titolo “Aperitivo con lo stalker – come incastrare un uomo (a norma di legge)”. Come non accettiamo che la stessa operazione si replichi per l’evento che si terrà il 4 ottobre, “Se il gender incombe sulla scuola”, organizzato dallo stesso signore, durante il quale una giurista scrittrice “intratterrà” i partecipanti con una conferenza intitolata “Malascuola – Gender: il sistema per manipolare i nostri figli”.
Ecco, ci rivolgiamo proprio a lei, sindaco, che dice di non amare gli eventi “divisivi”, e lo facciamo per evitare che si ripresenti una simile situazione per altri eventi futuri di simile indirizzo.
Noi cittadini non abbiamo bisogno di iniziative che mettano gli uomini contro le donne o viceversa, ma di lavorare insieme per sviluppare una società dove i diritti siano equi. Questa è una battaglia civile che dovrebbe coinvolgerci tutti. Il linguaggio di astio e di acredine nei confronti delle donne, anche in relazione ai continui femminicidi, l'ultimo in ordine di tempo quello di Elisa Pomarelli, una ragazza di soli ventotto anni, non dovrebbe trovare spazio di amplificazione grazie anche alle Istituzioni cittadine. A nome quindi di tante donne e tanti uomini genovesi, che siamo certe di rappresentare, rinnoviamo a lei, Sindaco di Genova, la richiesta di dissociarsi nei fatti (togliendo quindi il patrocinio agli eventi promossi) ed esprimersi pubblicamente in merito a quanto accaduto.
Continua qui (firma la petizione)
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