L'incubo amianto sul Terzo Valico, Cociv decide di sospendere gli scavi
Dopo tre giorni un altro stop: i valori di fibre disperse sarebbero ancora alti
Sono bastati tre giorni di scavi al Terzo Valico, poi un fine settimana di riposo, e la ripresa sarebbe dovuta avvenire lunedì mattina. Così non è stato. Dopo i primi campionamenti ed esami effettuati dallo stesso Cociv (società di Impregilo, general contractor dell'opera per conto di Rfi) in autotutela, il comittente ha deciso di sospendere i lavori. Secondo quanto trapela, dentro la galleria di Cravasco i valori di fibre di amianto disperse nell'aria sarebbero ancora alti, pericolosi per i lavoratori.
All'interno del tunnel, definito di servizio e che in un secondo momento dovrà immettersi nelle "due canne" lunghe 25 chilometri e che dovranno sbucare in Piemonte, i lavori erano stati chiusi il 22 luglio scorso. Appunto per il rischio amianto sollevato dall'Asl e dall'Arpal. Adesso, fallisce, ancor prima di iniziare la fase vera di sperimentazione della durata di 15 cicli (uno scavo di 1,2 metri al giorno).
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Sono bastati tre giorni di scavi al Terzo Valico, poi un fine settimana di riposo, e la ripresa sarebbe dovuta avvenire lunedì mattina. Così non è stato. Dopo i primi campionamenti ed esami effettuati dallo stesso Cociv (società di Impregilo, general contractor dell'opera per conto di Rfi) in autotutela, il comittente ha deciso di sospendere i lavori. Secondo quanto trapela, dentro la galleria di Cravasco i valori di fibre di amianto disperse nell'aria sarebbero ancora alti, pericolosi per i lavoratori.
All'interno del tunnel, definito di servizio e che in un secondo momento dovrà immettersi nelle "due canne" lunghe 25 chilometri e che dovranno sbucare in Piemonte, i lavori erano stati chiusi il 22 luglio scorso. Appunto per il rischio amianto sollevato dall'Asl e dall'Arpal. Adesso, fallisce, ancor prima di iniziare la fase vera di sperimentazione della durata di 15 cicli (uno scavo di 1,2 metri al giorno).
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