A Fabbrica Curone si annulla la "Prova di Caccia con selvatico

Comunicato Stampa LAC
Oggetto: A Fabbrica Curone si annulla la "Prova di Caccia con selvatico
abbattuto", ma non si ritira il patrocinio alla manifestazione. Sempre più
numerosi i cittadini attenti a segnalare comportamenti irregolari tenuti dai
cacciatori ed iniziative non etiche appoggiate dagli enti pubblici.

Il Comune di Fabbrica Curone, in seguito alla mobilitazione dei privati
cittadini e delle associazioni animaliste ed ambientaliste, ha comunicato,
attraverso un pubblico annuncio, che la prova di caccia, prevista nel contesto
della Fiera della Caccia & della Montagna del 17 giugno, è stata annullata.
Nessuna comunicazione è, invece, stata diffusa in merito al patrocinio dato
alla manifestazione.  Ci chiediamo, dal momento che la caccia semina solo
dolore e morte per gli animali, quale messaggio educativo si pensa di
trasmettere alla popolazione appoggiando un simile evento.
E’ risaputo che i cacciatori rappresentano lo 0,6% della popolazione piemontese. E’ altrettanto noto che la  restante parte della popolazione vuole
l’abolizione o un ridimensionamento della caccia. I politici, però, continuano
quasi  sempre  a privilegiare gli interessi dei cacciatori e ad ignorare la
volontà della maggioranza. Questo è successo in Regione con il Presidente Cota
che ha annullato, a 30 giorni dal voto (a cui si era giunti dopo 25 anni di
battaglie legali) e con la scusa del  risparmio (che, poi, non c’è stato) in
tempo di crisi, un referendum legittimo solo perché trattava il tema “caccia”;

questo succede tutte le volte che degli enti pubblici decidano di patrocinare o
sostenere eventi in cui si finisce con il promuovere l’attività venatoria. I
cacciatori, dopo l'annullamento del referendum e con l’approvazione del nuovo
calendario, che,  andando in direzione opposta allo spirito referendario, 
prevede l’allungamento del periodo di caccia (con via libera anticipato al 16
giugno per i piani di abbattimento dei caprioli) e l’aumento del numero di
animali che potranno essere uccisi dal singolo cacciator
e, magari si sono
illusi di aver conquistato il consenso della restante parte dei piemontesi, ma
non è cosi.
Sono, infatti, sempre più numerosi i cittadini attenti a segnalare
comportamenti irregolari tenuti dai cacciatori ed iniziative non etiche
appoggiate dagli enti pubblici.
Ufficio Stampa Lega Abolizione Caccia – Alessandria
Cell.: 348/8921389

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