Terzo Valico, «opera inutile»

Arquata Scrivia - «Sarà una grande manifestazione, pacifica». Non hanno dubbi i comitati No Tav che stanno organizzando la marcia contro il terzo valico di sabato 26 ad Arquata Scrivia. La cittadina del basso Piemonte sarà la capitale della protesta contro un’opera «costosa e che non serve a nulla». I No Tav lo dicono dal 2006, quando fu approvato il progetto definitivo e l’avvio dei cantieri sembrava dovesse avvenire il giorno successivo. Da allora non è cambiato molto, se non il fatto «che sono state fatte circa 46 finte inaugurazioni e che il costo dell’opera è cresciuto in modo ingiustificato». Da qualche mese, da quando il Cipe ha messo a disposizione i fondi per i primi due lotti, i comitati della Vallemme, di Novi, Alessandria, Tortona, insieme a quelli liguri, hanno iniziato a tenere una serie di assemblee informative con la popolazione «e l’avversione contro un’opera che al territorio non porterà nulla, se non devastazione, è cresciuta – dicono i portavoce dei comitati – per questo riteniamo che il 26, ad Arquata, saremo in tanti, a manifestare pacificamente». Nel 2006 la marcia Serravalle-Arquata aveva portato circa 3 mila persone nell’alessandrino. Per il 2012 «difficile fare previsioni. Sarà però tutta gente del nostro territorio, non arriveranno i pullman dalla Val Susa perché non vogliamo sentirci dire che i manifestanti erano tutta gente che viene da fuori. I valsusini che parteciperanno lo faranno singolarmente, a titolo personale. A dire no al terzo valico ci saranno persone che vivono qui e che non vogliono inquinamento, distruzione, i camion che trasportano terra con amianto».

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