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Prima che le api scompaiano

Senza che ce ne accorgiamo, miliardi di api stanno morendo e la nostra catena alimentare è a rischio. Le api non si limitano a fare il miele: sono una forza lavoro immensa e umile, che impollina il 75% delle piante che coltiviamo. Tra pochi giorni gli USA potrebbero decidere di vietare i pesticidi tossici che le stanno sterminando. Arrivare a quel divieto è possibile e noi lo sappiamo bene: dopo una mega campagna Avaaz dell'anno scorso, l'Unione Europea ha proibito quel gruppo di veleni che numerosi scienziati accusano per la morte delle api. Proprio ora le società dell'industria chimica stanno facendo pressione senza tregua sulle autorità statunitensi per impedirlo. I nostri alleati interni, però, ci fanno sapere che l'opinione pubblica potrebbe rovesciare la situazione in favore del divieto. Facciamoci sentire, allora! Se gli USA si muovono, daranno il via ad una reazione a catena nel resto del mondo. Non abbiamo tempo da perdere : la task force della

Valverde: l’osservatorio partecipato resta senza partecipazione

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Chi era presente in sala giura di aver letto imbarazzo sui volti di Giancarlo Campora (ex Sindaco) e Paola Guidi (attuale Sindaco, almeno sulla carta). Il progetto dell’Amministrazione Comunale di Campomorone di creare un soggetto largamente partecipato sul Terzo Valico, con l’intento di “far apparire” una seria volontà dell’Amministrazione stessa di vigilare sui cantieri del Terzo Valico, fallisce miseramente alla nascita. Ieri, 30/09/2014, è stato approvato dalla Giunta Comunale di Campomorone l’osservatorio “partecipato” della Valverde, ma si rifiutano di prenderne parte tutti i consiglieri di minoranza (M5S e L’Altra Campomorone) e tutto il Movimento No Tav – Terzo Valico della Valverde. Non poteva essere diversamente: In questi anni L’Amministrazione Comunale di Campomorone, dietro ad una facciata di “non belligeranza”, è stata il braccio politico sul territorio di Co.Civ, Paita e Bernini tentando di favorire gli espropri (non sempre co

Perchè diciamo no al terzo valico...

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Terzo Valico, il ritmo lento dell’alta velocità italiana    

Terzo valico, esposti alla Procura su due cantieri

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Nel mirino le aree di Castagnola e dell’ex cava Cementir Nell’ex cava Cementir vengono portati i detriti dello scavo del tunnel di servizio I lavori del Terzo valico, il maxitunnel ferroviario fra Liguria e Piemonte, tornano nuovamente all’attenzione della Procura della Repubblica. L’associazione Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente (Afa) e Legambiente Vallemme hanno inviato ai magistrati un nuovo esposto per gli interventi in corso nel cantiere Castagnola (Fraconalto) e nell’ex cava Cementir (Voltaggio), situati entrambi in provincia di Alessandria. A Fraconalto le aziende incaricate dal consorzio Cociv scavano da fine giugno e gli enti locali sostengono di essere venuti a conoscenza di tale attività solo dopo le segnalazione dei residenti e delle associazioni. Su Castagnola, dove si scava una delle gallerie di servizio del tunnel di valico (previsto nel secondo lotto), l’assessore provinciale all’Ambiente, Lino Rava, ha scritto che l’avvio degli scavi senza

Esasperazione a Borgo Fornari. Cittadino blocca camion del Cociv

Questa mattina un cittadino di Borgo Fornari residente nella strada della Castagnola ha deciso di bloccare per una mezzoretta i camion del Cociv provenienti dal cantiere dall’ex foro pilota di Fraconalto dove da alcuni mesi è ripreso lo scavo di una delle gallerie di servizio. Un’iniziativa nata spontaneamente, figlia dell’esasperazione provata nel veder continuamente transitare a folle velocità per la strada i camion del Cociv e per protestare contro la polvere che si alza copiosa dal cantiere rendendo l’aria irrespirabile. Gli abitanti della strada della Castagnola nei giorni scorsi si erano più volte rivolti alla Polizia Municipale e ai Carabinieri chiedendo di intervenire per controllare la regolarità dei lavori e per mettere un freno alle folli corse dei camion sulla strada. Richieste a cui non è mai seguita nessuna azione concreta e da cui è scaturita l’esasperazione che ha portato questa mattina all’iniziativa di protesta che ha avuto il merito di far accorrere le

Iniziativa di protesta al cantiere, Nicoletta aggredita

Son passate poche ore dall’iniziativa di protesta svoltasi stamane al cantiere di Chiomonte che già la Busiarda locale attraverso la firma del pennivendolo Numa grida vendetta e diffonde una falsa ricostruzione dei fatti. Sostenuti da un video, che a breve sarà pubblicato, apprendiamo come un’iniziativa del tutto simbolica si sia trasformata nell’occasione per alcuni di esercitare violenza nei confronti di Nicoletta, ancora in ospedale per medicare le lesioni riportate. La delegazione guidata dall’europarlamentare Eleonora Forenza della lista Tzipras era entrata con l’autorizzazione in mattinata all’interno del cantiere per una visita “ispettiva”, insieme a lei anche Nicoletta e Marisa oltre a Mario Cavargna ed Ezio Locatelli. I fatti avvengono poi in maniera piuttosto repentina con Nicoletta che riesce ad ammanettarsi al gangio di un vagone del trenino (già fermo all’uscita del tunnel) e pochi secondi dopo un “energumeno” della polizia le si butta addosso, provando

No Tav Val Lemme

Circolo Terra e Libertà Abbiamo costituito il Circolo “Vallemme Terra e libertà” per contrastare la realizzazione della grande opera del Terzo Valico in quanto riteniamo che il suo impatto sulla nostra valle sarà devastante: traffico di migliaia di camion per anni, polveri d’amianto liberate nell’aria, sorgenti e falde acquifere prosciugate dalla galleria. E tutto questo senza poterne mai discutere, con un atto di imperio da parte di chi vuole fare a tutti i costi un’opera che tutti sanno che non servirà assolutamente a niente. Un’opera nata nel segno della truffa, che si mangerà circa sette miliardi di Euro e peserà a lungo sulle spalle dei contribuenti. Uno scandalo tipicamente italiano. Continua qui  Le bellezze della Val lemme