È tutta una questione di corna

Le chiamiamo sempre corna, anche se a volte impropriamente. È la parola giusta quando si tratta di camosci e stambecchi, mentre per cervi e caprioli sarebbe più corretto il termine “palchi”. Ma proviamo a capire le differenze che ci sono sulle più o meno imponenti “appendici” che si trovano sul capo di questi animali…

Il camoscio

Il camoscio (Rupicapra rupicapra) è facilmente riconoscibile proprio per le iconiche corna uncinate nere, presenti sia nei maschi che nelle femmine. In queste ultime la distanza alla base è leggermente maggiore, mentre la curvatura è meno accentuata. Si tratta di astucci cornei inseriti su supporti ossei, che crescono per tutta la vita dell’animale – anche se, a partire dal quinto anno, solo in maniera millimetrica. Proprio dagli anelli di crescita se ne può stimare l’età: sono infatti presenti solchi lungo tutta la circonferenza del corno che mostrano l’arresto e la successiva ripresa della crescita dopo l’inverno.

Lo stambecco

Anche per quanto riguarda lo stambecco (Capra ibex) i solchi possono essere utilizzati per determinarne l’età, corrispondendo al numero di inverni trascorsi dall’animale – interruzioni nell’accrescimento. In genere sono più semplici da distinguere lateralmente o posteriormente. Sia i maschi che le femmine ne sono provvisti, esse sono costituite da un’impalcatura ossea ricoperta di una sostanza cornea. Il dimorfismo sessuale, però, è molto accentuato: le corna del maschio sono grigie e nodose – i nodi sono escrescenze cornee – e possono arrivare a un metro di lunghezza, mentre quelle della femmina sono più scure e lisce e non superano in genere i 30-35 centimetri. Dopo i cinque anni, anche per gli stambecchi, l’accrescimento delle corna diventa di pochi millimetri, avendo solchi più ravvicinati.

Il capriolo

Nel capriolo sono di dimensioni più modeste (circa 22-27 centimetri), si tratta di due stanghe ossee ramificate al massimo in tre punte – situazione che viene raggiunta in genere a due anni di età. Molti piccoli presentano già nel primo inverno abbozzi alti circa 1 centimetro. La caduta avviene intorno al mese di novembre e sino a febbraio-aprile i palchi non ricrescono. In autunno-inverno, quando sono stati deposti, la distinzione tra maschi e femmine può basarsi su altre caratteristiche, come la struttura della parte anteriore del corpo e del collo più robusta, il profilo della fronte più squadrato per la presenza dei peduncoli ossei sui quali cresceranno i palchi e una colorazione del muso più contrastata per quanto riguarda i maschi.

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